Vestibolite: sintomi, cause e cure

La vestibolite è una malattia ginecologica con sintomi particolarmente importanti; di seguito scopriamo di più su questa patologia e su quali sono le possibili cure nel caso in cui si contragga. 

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Si chiama vestibolite ed è una malattia ginecologica con sintomi molto particolari, che fino a pochi anni fa veniva considerati alla stessa stregua del mal di testa da “mancanza di desiderio”. Ma non è più così.

“Ci sono tre disturbi che sono sempre presenti”, spiega Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, ospedale San Raffaele Resnati, Milano.

“Sono il dolore all’ingresso della vagina, nella zona chiamata appunto vestibolo, la presenza di un eritema, cioè di una forte irritazione nella zona con arrossamento e bruciore, e il dolore durante la penetrazione, che spesso impedisce il rapporto”.

Vestibolite: le cause scatenanti l’infiammazione

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A scatenare la vestibolite è nel 60% dei casi una malattia infettiva, principalmente la candida, la tricomoniasi e la clamidia. Se non vengono curate bene, o addirittura trascurate, ogni volta che si ripresentano rendono più sensibile la zona. Si instaura così un circolo vizioso: man mano aumentano sempre di più l’irritazione e il dolore che gradualmente diventa cronico.

Nel restante 40% dei casi, hanno un ruolo le abitudini errate come l’uso continuo di detergenti intimi che cambiano il pH vaginale. È dannosa anche l’abitudine a indossare sempre salva-slip o biancheria intima sintetica, perché questi indumenti scatenano una reazione allergica e con il tempo possono aumentare la produzione di alcune sostanze che stimolano un incremento delle fibre nervose e quindi della percezione del dolore.

A volte infine all’origine della vestibolite c’è un problema “meccanico”: uno stato continuo di contrazione di uno dei muscoli dell’ano. “È un problema in genere presente fin dalla nascita”, puntualizza la professoressa Graziottin. “Questo irrigidimento causa di conseguenza anche una contrattura dei muscoli che sono nelle vicinanze e in prima linea di quelli del vestibolo”.

Le terapie consigliate in caso di vestibolite

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Quando la vestibolite è causata da una malattia come candida, tricomoniasi o clamidia, il medico prescrive una cura farmacologica. Il farmaco viene assunto in genere per via orale e la terapia è molto lunga: può durare anche sei mesi, per debellare in modo radicale l’infezione. La stessa terapia deve essere seguita anche dal partner, ma solamente per un mese.

“Nel caso di iperreattività del muscolo dell’ano, invece, la soluzione più indicata è la riabilitazione”, continua la professoressa Graziottin. “In sostanza, sono esercizi di contrazione e di rilassamento che la donna può eseguire in qualsiasi momento della giornata”.

Vengono poi prescritte alcune cure che aiutano a risolvere gli disturbi della vestibolite.

“Se c’è secchezza vaginale con anche dolore durante i rapporti va applicata internamente una, due volte al giorno una crema a base di estrogeni”, aggiunge la professoressa Graziottin. “Quando c’è uno stato di ansia, o addirittura di depressione, legato al fatto di non riuscire ad avere una vita sessuale soddisfacente, è bene assumere per qualche mese un farmaco che aiuti a riequilibrare il benessere psichico”.