Vene varicose: prevenzione e cura

Le vene superficiali degli arti inferiori hanno perso tono? Si presentano gonfie, non lineari e con qualche “nodo”? Sono diventate vene varicose. La conseguenza è una insufficienza venosa: la circolazione è rallentata e il sangue, che dagli arti inferiori dovrebbe ritornare al cuore, ristagna nel circolo superficiale.

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Il flusso del sangue arterioso dal cuore agli arti inferiori, infatti, è garantito dall’azione di pompa svolta dal cuore. Per ritornare al cuore, poi, il sangue venoso utilizza vari mezzi e uno dei principali è la spinta della pompa muscolare del polpaccio attraverso un sistema di valvole interne alle vene che permettono il flusso solo verso l’alto senza l’influenza dalla forza di gravità.

Vene varicose: prevenzione e cura

“Ma quando le vene aumentano di calibro le valvole non sono più a tenuta ed inizia il reflusso. I motivi per cui le vene si dilatano sono molteplici (gravidanza, sovrappeso, lavoro che costringe alla posizione eretta o seduta prolungata), ma il principale è un difetto di “costruzione” non solo della parete, ma anche delle valvole. Come conseguenza le pareti, sottoposte ad aumento della  pressione intravasale, si “lasciano andare” e diventano meno efficienti non garantendo più il ritorno del sangue e sfiancandosi, diventando varicose”. Questa la spiegazione del dottor Mario Bassi, chirurgo vascolare al Centro polispecialistico MedicalB di Busto Arsizio (Varese).

Un problema non solo estetico

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Le vene varicose colpiscono indifferentemente uomini e donne, che spesso chiedono aiuto al medico prima ancora della comparsa dei sintomi perché sensibili al problema estetico.

“Ma il disturbo non è solo estetico, soprattutto per le possibili complicazioni” precisa il dottor Bassi. “La sintomatologia delle vene varicose non è mai importante. Prevalentemente consiste in un senso di pesantezza e di stanchezza e, a volte, di gonfiore. I segnali più importanti, dolorosi e anche pericolosi, stanno nella complicazione delle vene varicose.

Tra queste, la flebite (infiammazione delle vene con presenza di coagulo nell’interno da cui il rischio di embolia), ulcere (lesioni della cute da stasi del sangue), cellulodermite (indurimento ed arrossamento del tessuto, di solito, come per le ulcere, nella parte inferiore della gamba).

Le vene che possono creare  maggiormente questi problemi sono le safene: la grande safena, che nasce a livello del malleolo mediale (caviglia) e che termina all’inguine, e la piccola safena, che  nasce  vicino al tendine di Achille e risale lungo il polpaccio fino al cavo del ginocchio”.