Vaiolo scimmie allarme europeo: rischio per la salute pubblica

Francesca Naima
  • Master in Comunicazione e Marketing d'impresa

Diffuso principalmente in Africa occidentale, il vaiolo è un virus che dalle scimmie può arrivare ad attaccare l’uomo. Ora in Europa il vaiolo si sta diffondendo in maniera inaspettata e troppo veloce, tanto che l’Oms ha deciso di mostrare le proprie preoccupazioni.

Vaiolo, l’allarme dell’Oms: “Rischio per la salute pubblica”

Il vaiolo è un virus che tipicamente arriva all’uomo con il cosiddetto spillover (salto di specie) e quindi alla base delle zoonosi, ovvero le malattie che si trasmettono dagli animali agli uomini.

Il primo caso di vaiolo risale agli anni ’50 del Novecento e fu per la prima volta osservato e riconosciuto precisamente nel 1958. Gli esseri umani che contraggono il virus manifestano febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste. Dopo una o due settimane, se correttamente trattata, la malattia inizia a scemare e la persona affetta si può dire guarita e non più contagiosa.

Per quanto trattabile il vaiolo sia, già qualche giorno fa l’Europa aveva deciso di ordinare diverse dosi di vaccino. Martedì 14 giugno 2022, i ministri della sanità dei 27 Stati Membri dell’Unione Europea si sono infatti riuniti a Lussemburgo per discutere dell’attuale situazione sanitaria in tutta Europa. La commissaria Ue per la sanità ha quindi parlato dell’ultima decisione presa dalla Commissione europea per far fronte al vaiolo. L’Europa ha finalizzato un contratto per acquistare 110mila dosi di vaccino contro il vaiolo dalle scimmie.

E nelle ultime ore, l’Oms ha chiarito come l’Europa sia al centro della diffusione del vaiolo delle scimmie, mostrandosi non poco preoccupata.

L’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità sul vaiolo

Vaiolo, l’allarme dell’Oms: “Rischio per la salute pubblica”

L’Europa rimane l’epicentro di questa ondata in crescita, con 25 paesi che riportano più di 1.500 casi, ovvero l’85% del totale globale.

Ha detto Hans Kluge, direttore dell’OMS Europa, durante una recente conferenza stampa. Le preoccupazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità è soprattutto relativa al contenimento della trasmissione del virus. In poco tempo ad esempio, il Regno Unito ha confermato 524 casi.

L’ampiezza di questa epidemia presenta un rischio reale: più a lungo circola il virus, più si estenderà la sua portata e più la malattia prenderà piede nei paesi non endemici.

Ha spiegato Hans Kluge, facendo intuire come nessuno abbia poi intenzione di vivere una seconda pandemia. Come poi specificato dall’immunologa Antonella Viola, sarebbe bene evitare che il vaiolo entri a fare parte delle malattie “abituali” europee, ma sarà difficile evitarlo:

La malattia è endemica in Africa ma ora il virus sta circolando anche nel resto dl’Europa, come mai era successo prima. In passato abbiamo il virus si è diffuso in zone non endemiche con piccoli focolai che sono stati contenuti. Adesso si sta propagando ovunque e sembra ormai difficile da bloccare. È molto probabile che il vaiolo delle scimmie sarà una nuova malattia che si aggiunge a quelle con cui dobbiamo convivere. In un mondo globalizzato non è sorprendente.