Urologo: cosa c’è da sapere? Curiosità e consigli

Vito Girelli
  • Dott. in Comunicazione pubblica, digitale e d'impresa

In questo spazio il nostro esperto, il dott. Massimo Zaccagnini, risponde alle domande degli utenti, riportiamo alcune delle domande più frequenti alle quali il nostro urologo di fiducia ha risposto, evitando la vergogna di chiedere ad amiche e parenti.

PERDITE, DONNA

Il prof. ha esaminato ogni singola richiesta ed ha fornito una risposta quanto più esaustiva possibile. Riportiamo alcune delle domande più frequenti che possono tornare anche in vostro aiuto.

Le domande all’urologo

Domande

Ho una bimba di 9 anni e non so cosa fare. La piccola perde gocce di pipì. Ha fatto ecografia ai reni e non ha evidenziato problemi, così come le analisi delle urine. I medici mi hanno detto che ha la zona pelvica prematura. Grazie.

Sarebbe utile capire quando la sua bambina perde la pipì. Se avviene di notte si tratta di enuresi. Se avviene di giorno sarebbe utile capire da quanto tempo e in quali circostanze. Escluda la possibilità di un’infezione urinaria o la presenza di problemi intestinali. Vi può essere la possibilità di una vescica di capacità ridotta, che di solito aumenta e si risolve con la crescita. Anche se rare devono essere prese in considerazione forme di incontinenza causate da anomalie anatomiche come un uretere ectopico o un diverticolo uretrale. Il pediatra, e ancora meglio un urologo pediatra, saprà fare una diagnosi precisa e consigliare il trattamento migliore.Massimo Zaccagnini

INCONTINENZA

Salve, mi rivolgo a lei perchè vado molto spesso in bagno. Credo che l‘ansia giochi brutti scherzi.

Quanta acqua beve, quanta urina fa ogni volta? Avverte uno stimolo urinario imperioso? Ha bruciore o dolore quando va in bagno? Soffre di problemi intestinali? La invito a porsi questi interrogativi poiché la sua domanda è un po’ troppo generica. Le consiglio comunque di eseguire un esame delle urine con urinocoltura, un’ecografia dei reni e della vescica e di tenere un diario minzionale (segnare tutte le volte e l’orario in cui va a urinare) per una settimana.

OTTAVO MESE DI GESTAZIONE

Sono all’ottavo mese di gravidanza e ho un problema ormai serio. Il ginecologo mi dice di bere acqua, ma io se bevo non riesco ad andare da nessuna parte, perchè avverto immediatamente lo stimolo di fare pipì e se no ho un bagno a disposizione ho abbondanti perdite di urina. Non riesco proprio a trattenerla. Cosa posso fare? Il disturbo rimarrà anche dopo il parto? Sono tanto preoccupata.

Non ti preoccupare è del tutto normale. Quando l’utero cresce toglie spazio alla vescica che non riesce a distendenti ed accogliere le urine come in condizioni normali. La vescica, infatti, può contenere normalmente fino a 450 ml di urina momento in cui si percepisce lo stimolo di urinare. Ma in gravidanza questo non può avvenire: per un effetto di ingombro esterno, la vescica non riesce a distendersi totalmente e percepisce di essere piena a volumi ridotti. Ricorda che all’ ottavo mese il bambino generalmente ruota con la testa verso il basso spingendo ancora sulla pelvi e quindi sulla vescica. Non dimenticare che in gravidanza i tuoi reni lavorano di più e producono più urina. L’ urgenza e la perdita di urine dipendono dai fattori descritti. Ti consiglio però di eseguire un esame delle urine con urinocoltura per escludere la presenza di una infezione che in alcuni casi può essere responsabile di urgenza e frequenza urinaria aumentata.Massimo Zaccagnini

PROLASSO

Ho 43 anni e un figlio di 6. Il mio ginecologo mi ha diagnosticato un prolasso della vescica, che mi procura parecchi disturbi anche a livello intimo, non solo perdite seppure contenute di pipì. MI ha suggerito di rivolgermi a un urologo, che forse dovrei operarmi. Ma mi hanno parlato di riabilitazione pelvica. Sono molto confusa e l’idea del’intervento mi spaventa. In che cosa consiste la riabilitazione? Quando è indicata? Come posso capire se può funzionare anche per me? grazie

La presenza di un cistocele (prolasso della vescica nel canale vaginale) è responsabile in alcuni casi di incontinenza urinaria da sforzo in quanto provoca al contempo un abbassamento o una ipermobilitá dell’uretra. Gli esercizi di Kegel cosi come la elettrostimolazione del pavimento pelvico ed il Biofeedback possono aiutarla specie se la perdita di urine è modesta. Non tutti i casi di cisticele devono essere trattati chirurgicamente. Nei gradi severi si ricorre di solito ad una vagino plastica anteriore con o senza interposizione di retina sintetica. Nei casi di ipermobilità uretrale le sarà più utile il posizionamento di una sling (TOT o TVT). È normale avere paura ma si tratta di interventi molto sicuri. Il suo urologo saprà consigliarla per il meglio non prima di averle suggerito l’esecuzione di un esame uro dinamico completo.Massimo Zaccagnini

PERDITE SOTTO SFORZO

GENTILE DOTTORE, HO 52 ANNI,E NEL TEMPO LIBERO MI DEDICO ALLO SPORT CON NOTEVOLE IMPEGNO. DA QUALCHE SETTIMANA MI CAPITA DI AVVERTIRE DELLE PERDITE URINARIE, SOPRATUTTO MENTRE, IN CONDIZIOINE DI ESTREMO SFORZO, UTILIZZO I MACCHINARI DELLA PALESTRA. OLTRE IL COMPRENSIBILE IMBARAZZO, SONO MOLTO PREOCCUPATO, CHE STA SUCCEDENDO? E’ INDICATIVO DI QUALCHE PATOLOGIA IN CORSO?

L’incontinenza maschile è meno frequente di quella femminile. L’elemento scatenante nel suo caso sembra essere lo sforzo intenso, che si traduce in un aumento della pressione in addome con conseguente fuga di urine. Questo tipo di incontinenza viene definita ” da sforzo” e, nel maschio, è di solito secondaria ad un intervento di asportazione della ghiandola prostatica ( prostatectomia). Nel suo caso sarebbe utile verificare la reale  assenza di sintomi urinari pregressi agli episodi di incontinenza descritti eseguire uno studio ecografico dell apparato urinario ed capire se ci troviamo di fronte a sforzi eccessivi anche per un apparato sfinterico normale.Massimo Zaccagnini

PERDITE SERALI

Gentile professore, le mie perdite urinarie sono sporadiche e mi capita di averle soprattutto nel momento in cui, dopo essere stata seduta per un po’ di tempo, mi alzo di scatto. Si tratta comunque di incontinenza a tutti gli effetti? O sono disturbi di altro genere? Grazie Daniela da Milano

I suoi sintomi descrivono in modo puntuale un tipo frequente di incontinenza che vien definita ” da sforzo” proprio perché si verifica quando un evento (uno starnuto od un colpo di tosse , il sollevamento di un carico pesante o nel suo caso il repentino alzarsi in stazione eretta o nelle migliori situazioni in corso di una forte risata) porta ad una aumento della pressione addominale (e quindi anche della vescica) che supera la pressione di chiusura dell’ apparato sfinterico che si trova nel contesto del pavimento pelvico. Un indebolimento del pavimento pelvico è di frequente riscontro (diminuzione del tono muscolare in donne in post menopausa, donne che hanno avuto più parti vaginali, donne in sovrappeso, donne sottoposte ad isterectomia, donne con prolasso degli organi pelvici) e il grado di incontinenza può variare da soggetto a soggetto. Nel suo caso le perdite sembrano essere modeste tuttavia è consigliabile una visita urologica con un attento esame obiettivo della stato della muscolatura del pavimento pelvico e degli organi pelvici (vescica uretra) e per valutare la necessità di un eventuale posizionamento di una sling uretrale per sostenere l’ uretra e la vescica.Cordiali salutiMassimo Zaccagnini

CISTITE E PERDITA DI URINE

Soffro spesso (almeno 4 volte all’anno) di cistite, a volte anche emorragica. Ecco, durante gli episodi e anche dopo per alcuni giorni ho difficoltà a trattenere l’urina, specialmente quando sono in giro. Per me questo è un grande problema, perché per il mio lavoro sono costretta a spostarmi anche di città. Come posso prevenire la cistite? Da cosa può essere dovuta?

La cistite ricorrente è una condizione molto frequente soprattutto in giovani donne. Si tratta di una infiammazione della vescica ed è più spesso causata dall’ infezione sostenuta da batteri per lo più di origine intestinale. Il suo caso è frequente e immagino che abbia già eseguito una o più urinocolture per determinare il batterio che le ha scatenato l’ infezione. Nella fase acuta la cistite è caratterizzata da bruciore urinario minzione dolorosa e frequente associata ad una scarsa emissione di urina. Nel suo caso, quando i sintomi si attenuano, è normale che alcuni, in forma lieve, si protraggano per qualche giorno. La prevenzione si basa sull’uso di antibiotici mirati per brevi periodi lontano della fase acuta (antibioticoprofilassi) allo scopo di tenere bassa la carica batterica, sull’uso di preparati a base di prodotti di origine batterica (immunoprofilassi) che stimolano il sistema immunitario (particolarmente efficace nelle infezioni sostenute da Esherichia Coli) ed, infine, sull’ uso di probiotici, come ad esempio i fermenti lattici. È essenziale, nel suo e negli altri casi, regolarizzare l’intestino, bere molta acqua, capire se alcune circostanze precedono l’ insorgenza della cistite ( e’ consigliabile svuotare la vescica prima di un rapporto) ed eseguire una ecografia dell’ apparato urinario.Massimo Zaccagnini

LEGGERE PERDITE

Gentile dottore, ho 38 anni, ho partorito da un anno e mezzo e da qualche tempo ho notato di avere perdite di urina, in alcune situazioni particolari. Per esempio, se trattengo molto a lungo la pipì e sento la vescica molto gonfia, quando sto per arrivare al bagno ne perdo un pochino. Non tanta. Specifico che bevo molta acqua, ho con me sempre una bottiglietta, quindi di pipì al giorno ne faccio molta. Le mie perdite sono normali o c’è qualcosa che non va? Che cosa mi consiglia? Grazie

È molto importante stabilire non solo in quali circostanze si verifica la perdita di urine ma anche con quale modalità, se, ad esempio, la perdita di urina avviene in seguito ad uno stimolo imperioso incontrollabile o ad uno sforzo. Quando la vescica è molto distesa è facile che uno stimolo possa aumentare la pressione nella vescica e superare la forza di chiusura dello sfintere. Le consiglio di non trattenere troppo la pipì di eseguire un esame colturale delle urine e di eseguire una visita uro-ginecologica per una valutazione dello stato del pavimento pelvico e per stabilire la necessità di un eventuale esame urodinamico. Cordiali saluti