Troppe docce rovinano la pelle?
Troppe docce compromettono la salute della pelle? Sono questi i dubbi avanzati da un recente studio; scopriamo dunque quali sono i problemi connessi ai troppi lavaggi.
Cresce il popolo degli anti-doccia tra gli inglesi: il 41% degli uomini e il 33% delle donne, secondo un sondaggio pubblicato sul Guardian, non fa la doccia tutti i giorni mentre il 12% la fa solo una volta o due a settimana. Non si lava per proteggere la pelle (o per difendere l’ambiente), secondo quanto dichiarato.
Alcuni dermatologi effettivamente temono che un intenso, continuo e regolare lavaggio finisca per liberare la nostra cute da germi che in realtà possono essere utili, aiutando la nostra epidermide a rimanere sana, equilibrata e fresca. Da qui il consiglio di saltare una doccia o due, pur senza esagerare.
Attenzione ai detergenti antibatterici
Diversi studi confermano la tendenza delle allergie a diffondersi proprio nei Paesi industrializzati. Di pari passi con il benessere e l’attenzione alla pulizia, insomma, aumentano le allergie. È come se il nostro sistema immunitario, vivendo in un ambiente estremamente pulito, non fosse più “allenato” a difendere l’organismo e si alterasse provocando una reazione anomala come l’allergia di fronte ad agenti esterni di per sé innocui.
Inoltre una recente ricerca dell’Università del Michigan ha rilevato che i giovani che usano eccessivamente detergenti antibatterici con triclosan (componente, per esempio, di saponi e dentifrici) sono soggetti a più allergie. “È vero – afferma il professor Marcello Monti, Direttore di Dermatologia all’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano) e Docente di Dermatologia all’Università di Milano – troppa pulizia può far ammalare.
Lavarsi corpo e capelli ogni giorno e, poi, magari, applicare anche una crema, espone al contatto con differenti antimicrobici presenti comunemente nei prodotti di igiene o di bellezza. Questi in un certo senso, ‘spiazzano’ i batteri normalmente presenti sulla cute come gli Stafilococchi o gli Streptococchi che si sono adattati a noi nel corso dell’evoluzione e collaborano al benessere della pelle impedendo ad altri microrganismi di attecchire.
Inoltre, producono sostanze proteiche stimolanti per il sistema immunitario (sia della cute sia dell’intero organismo). Infine, si sa da tempo che applicare antibiotici sulla pelle ritarda la guarigione anche di semplici ferite o delle ulcere e lo stesso discorso vale per i microbici”.
Sì all’igiene, ma con i prodotti giusti
“Ogni eccesso è controproducente, ma per l’igiene o la cosmesi il consiglio – continua il professor Monti – è di indirizzarsi verso prodotti di marca che, essendo ben formulati, hanno bisogno di poco preservante, mentre quelli di fascia bassa, al contrario, usano gli antimicrobici più potenti per sopperire alle carenze igieniche e formulative in fase di produzione. Inoltre, si deve cambiare mentalità. Non è corretto pensare che i prodotti antisettici, che ‘sterilizzano’, siano il meglio per la nostra pelle. È corretto, invece, detergerla senza impoverirla imparando a considerare i batteri più come amici che come nemici”.