Steatosi epatica: sintomi e cure
Più comunemente conosciuta come “fegato grasso”, la steatosi epatica è caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso nel fegato, più precisamente si verifica quando la quantità di trigliceridi a livello epatico supera il 5% del peso dell’organo stesso. Vediamo insieme i sintomi e le possibili cure.
In realtà, la steatosi è una condizione benigna, ma se non prontamente affrontata, può progredire determinando l’insorgenza anche di condizioni gravi, come ad esempio la cirrosi. La steatosi non comporta dei sintomi specifici; a volte, chi ne soffre può accusare dolori addominali nella parte destra dell’addome. Molto raramente si può presentare l’ittero, diarrea, vomito ed una modesta sensazione di affaticamento.
La classificazione
La steatosi è definita alcolica se causata da una eccessiva assunzione di alcool che svolge un’azione decisamente nociva per il fegato.
La steatosi non alcolica è dovuta principalmente ad una cattiva alimentazione basata sull’assunzione di cibi ricchi in grassi e zuccheri. Altri fattori che possono determinare l’insorgenza di questa condizione sono anche lo stress ed altre patologie come ad esempio il diabete.
Le cause della setosi epatica
- Obesità e soprappeso, soprattutto se queste condizioni si presentano già a partire dall’età pediatrica;
- Diabete
- Ipertriglicemia o ipercolesterolemia, cioè elevate quantità di trigliceridi o di colesterolo cattivo nel sangue;
- Farmaci, soprattutto in seguito all’assunzione prolungata di corticosteroidi, acido acetilsalicilico (Aspirina) e tetracicline;
- Malattie virali, come ad esempio l’epatite C.
Steatosi epatica non alcolica e bambini
La steatosi epatica non alcolica purtroppo non è una condizione che si può verificare esclusivamente negli adulti; ultimamente si è potuto verificare come questa condizione sia molto frequente nei bambini dei paesi occidentali. I dati sono così preoccupanti tale da assumere le caratteristiche di una vera e propria epidemia: in particolare, in Italia è stato stimato che circa il 15% della popolazione pediatrica soffra di steatosi epatica non alcolica.
Caratteristiche comuni di questi bambini sono l’eccessiva circonferenza addominale, valori pressori superiori alla norma, insulino-resistenza, iperlipidemia: tutte condizioni che a sua volta favoriscono l’insorgenza di altre patologie quali diabete o malattie riguardanti l‘apparato cardio-circolatorio.
Curiamo il nostro fegato con la corretta alimentazione
Una corretta alimentazione è la cura vincente: innanzitutto, eliminiamo dalla nostra tavole tutto ciò che può provocare danni al nostro fegato (fritture, carni rosse, formaggi ad alto contenuto in grassi, alcolici e dolci); imbandiamo invece la nostra tavola con gli alimenti tipici della Dieta Mediterranea, la quale si è visto essere capace di svolgere un’azione di prevenzione, ma anche di cura.
Diversi studi hanno infatti confermato come questo “stile” alimentare sia in grado di mantenere il giusto peso corporeo, ma anche i normali livelli di grasso nel sangue, la corretta secrezione di insulina e quindi anche il mantenimento dei livelli di zucchero ematico.
Un aiuto naturale
Un ulteriore aiuto ci può essere offerto dall’uso di piante ed erbe medicinali capaci di depurare il fegato, ma anche di eliminare i grassi. In genere l’uso di questi rimedi naturali non ha particolari controindicazioni, ma comunque è opportuno usarli sotto consiglio medico ed evitare soprattutto l’assunzione durante la gravidanza e l’allattamento.
- Carciofo: possiede anche numerose proprietà terapeutiche. In particolare, a livello epatico svolge un’azione epatoprotettrice e antitossica soprattutto nei confronti dell’alcool; stimola la secrezione della bile agevolando così l’eliminazione dei grassi.
- Cardo mariano: ha anch’esso un’elevata capacità di depurare il fegato, ma anche di favorire la rigenerazione del tessuto epatico danneggiato in seguito all’uso di farmaci, alcool e droghe;
- Rosmarino: è molto usato in cucina per il suo particolare aroma; ma possiede anch’esso delle importanti proprietà fitoterapiche. Questa pianta infatti, aiuta a depurare e disintossicare il fegato; inoltre, stimola la produzione di bile, necessaria per la digestione dei grassi. Può essere assunto sia sotto forma di infuso o decotto, sia sotto forma di olio essenziale, che può essere acquistato in erboristeria.
- Bardana: svolge un’azione tonificante sul fegato e sui reni; inoltre, è utile anche per la cura di affezioni cutanee. Poiché è capace di stimolare la contrazione dell’utero si sconsiglia di assumerla durante la gravidanza, così come durante l’allattamento.