Sindrome premestruale: sintomi e cure
La sindrome premestruale colpisce sempre più donne; vediamo insieme quali sono i sintomi riscontrati dalla maggior parte delle donne e quali potrebbero essere le possibili cure.
Come sosteneva il criminologo Cesare Lombroso, la maggior parte dei delitti commessi da donne si compie nella settimana anteriore il ciclo mestruale, infatti, in più di un processo per omicidio, tale sindrome è stata giudicata come un’attenuante.
Ma cos’è di preciso la sindrome premestruale? Con questo termine si intendono una serie di sintomi che colpiscono le donne nel periodo immediatamente precedente l’arrivo del ciclo. Secondo le statistiche ne soffrono 8 donne su 10 tra i 18 e i 49 anni: esse vengono colpite da nervosismo, crisi di pianto, ansia, insonnia, sbalzi d’umore, ritenzione idrica, tensione mammaria, emicrania, aumento di peso e foruncoli.
Come spiega bene la prof.ssa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica San Raffaele Resnati, tutti questi disturbi dipendono da una sorta di autointossicazione ormonale, ma possono essere facilmente sconfitti seguendo semplici accorgimenti. Innanzitutto nella settimana che precede l’arrivo delle mestruazioni è bene tenersi lontano da cibi in scatola, troppo salati ed elaborati e favorire invece riso integrale, frutta secca e altri alimenti ricchi di magnesio, minerale che influenza le nostre condizioni psico-fisiche.
Sindrome premestruale: possibili cure
Gli sbalzi d’umore sono dovuti infatti al calo di estrogeni e progesterone, e il magnesio è proprio il rimedio necessario: lo trovate nelle verdure a foglia verde (lattuga, broccoli, cavolfiori), nella frutta (lamponi, more, melone, uva), ma soprattutto nei legumi.
I medici suggeriscono di bere molti liquidi, assumendo tisane con piante che favoriscono la circolazione andando a impedire il ristagno dei liquidi, come il mirtillo, la centella asiatica e l’ippocastano. Sono da evitare caffè, tè, cioccolato e cola per limitare l’ingresso nel corpo di metilxantine, che acutizzano i sintomi della sindrome premestruale.
Il sale può aumentare la ritenzione idrica, attenzione quindi a tutti i cibi contenenti sale, arachidi e nocciole, salumi, aringhe e acciughe sotto sale, sottaceti, dadi ed estratti per brodo di carne e vegetale, formaggi, salse varie come maionese, salsa di soia e ketchup.
Un maggior consumo di pesce, ricco di omega-3 inibitori delle prostaglandine, aiuta a diminuire il dolore addominale. I ricercatori dell’Università del Massachusetts hanno scoperto che un’integrazione alimentare di vitamina B aiuta a ridurre i disturbi della sindrome premestruale.
Includendo, o accrescendo, nella propria dieta il consumo di alimenti come cereali e spinaci la sindrome premestruale si riduce del 25%. La vitamina B3 aiuta ad alleviare i sintomi e si trova in orzo, legumi, pomodori, pesce, carote. Fate incetta di banane che contengono vitamina B6, importante nella riduzione della ritenzione idrica e della tensione al seno. La soia, inoltre, è molto indicata poiché ricca di fitoestrogeni, sostanze naturali molto simili agli estrogeni della donna che favoriscono l’equilibrio ormonale.
I medici consigliano lunghe passeggiate per favorire il rilascio di endorfine, sostanze utili per combattere il dolore, che diminuiscono proprio nei giorni che precedono le mestruazioni.