Secchezza vaginale: ne soffre una donna su tre

Vito Girelli
  • Dott. in Comunicazione pubblica, digitale e d'impresa

La secchezza vaginale è un disturbo intimo molto frequente nelle donne, indipendentemente dall’età; questo disturbo causa problemi nel quotidiano e nella vita sessuale delle donne. Ecco quali sono le principali cause della secchezza vaginale e quindi quali comportamenti evitati ne prevengono la comparsa.

Donna

I dati sono frutto di una ricerca condotta dall’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI): in Italia una donna su 3, cioè circa 13 milioni, soffre di secchezza vaginale, un disturbo intimo che può compromettere la salute femminile e la vita sessuale. Probabilmente però sono molte di più.

La maggior parte delle donne infatti affronta in silenzio il problema e tende a ricondurre tutto alla mancanza di desiderio sessuale. Ma non è così. La secchezza vaginale ha delle ragioni ben precise che si possono affrontare e risolvere bene.

Trascurarla è un errore, perché la mancanza di lubrificazione delle zone intime femminili diminuisce le difese locali contro le infezioni fungine e batteriche. In più, comporta delle limitazioni nello stile di vita a causa dei fastidi e anche dolore, talvolta semplicemente camminando.

Per non parlare poi della sofferenza durante i rapporti, con un inevitabile abbassamento del livello di soddisfazione sessuale.

Le cause della secchezza vaginale

Fumo

La ragione principale della secchezza? Sicuramente la menopausa, dal momento che il calo degli estrogeni provoca un graduale assottigliamento delle pareti della vagina, che diventano meno elastiche, e una riduzione costante delle sue secrezioni.

Può succedere però anche in età fertile. È il caso del periodo successivo al parto e durante l’allattamento, per i fisiologici scompensi ormonali che avvengono nell’organismo femminile dopo i nove mesi di gravidanza. A ciò si aggiunge anche la fatica legata all’arrivo del bebè, che può provocare uno stress emotivo legato al nuovo ruolo di mamma.

“È un periodo che coincide con grandi cambiamenti di abitudini e di orari”, aggiunge il professor Antonio Chiantera, segretario nazionale AOGOI. “Spesso quindi lo stress per il nuovo impegno attenua il desiderio sessuale, con una momentanea carenza di lubrificazione vaginale”.

Anche il fumo di sigaretta, nelle forti fumatrici, può contribuire all’insorgenza del problema. È ormai del tutto assodato, infatti, che le sostanze contenute nel tabacco possono ostacolare la regolare produzione di ormoni e in particolare degli estrogeni.

“Un altro dei principali motivi è l’uso eccessivo di detergenti e di lavande, perché possono alterare il pH vaginale e impoverire la flora locale”, interviene il professor Chiantera.

“Un’altra causa può essere il modo non corretto di detergere le zone intime. Si può scatenare una contaminazione di microrganismi dalla zona intestinale e di conseguenza una dolorosa candida, che provoca anche secchezza”.