Puntura di medusa: cosa fare e cosa non fare

Arianna Preciballe
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

Vi stavate godendo una rilassante nuotata in mare ma una medusa è arrivata a pungervi? Niente paura! Far smettere il bruciore e limitare l’irritazione è facile: ammoniaca, limone, aceto servono o no?

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Le meduse provocano reazioni solo nel punto di contatto e pungono grazie a particolari cellule (nematocisti) che, se toccate, estroflettono dei filamenti urticanti che penetrano immediatamente nella pelle, causando dolore, bruciore e un prurito intenso.

Puntura di medusa: consigli pratici

Sulla pelle così rimane una zona eritematosa, edematosa e si forma una bolla detta flittene. Ma cosa bisogna fare in caso di puntura?

Cosa fare: procedura corretta

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Rimuoviamo eventuali parti di medusa rimaste attaccate

In caso di contatto, è bene uscire dall’acqua e verificare che non siano rimaste parti di medusa attaccate al corpo. Se presenti, rimuoviamole proteggendo le mani e utilizzando oggetti flessibili e sottili (molto utili sono tessere, carte di credito..).

Disinfettiamo e applichiamo una crema lenitiva

Assicuratici che non ci sia più niente attacato alla pelle, disinfettiamo la parte colpita, con acqua salata di mare e poi con bicarbonato. Quindi, medichiamo con un gel astrigente a base di cloruro di alluminio.

Anche le creme a base di cortisone possono essere utili, ma non nel momento di dolore acuto, perché la loro azione inizia circa 30 minuti dopo l’applicazione, quando il massimo della reazione si è spento.

Le creme antistaminiche possono essere utili per alleviare il prurito, ma sono particolarmente fotosensibilizzanti e dunque è meglio applicarle senza esporsi al sole. Infine è importante fare molta attenzione al contatto con gli occhi per il rischio di ulcere corneali.

Cosa non fare: evitare rimedi improvvisati

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I rimedi “della nonna” sono sconsigliati: ammoniaca, limone, aceto, alcol… tutti da evitare. Anche strofinare o grattare la zona colpita è sbagliato, perché si rischia di mandare in circolo le tossine.

È un errore utilizzare pinzette per rimuovere eventuali frammenti di tentacoli, perché si rischia di lacerare i tessuti e di favorire la fuoriuscita di tossine. Infine, mai disinfettare con acqua dolce, fredda o con il ghiaccio.