Psoriasi: cure naturali, dieta e perché ci si ammala
La psoriasi è una malattia della pelle cronica, degenerativa e purtroppo, tutt’altro che rara. Vietato scoraggiarsi, però: la medicina, anche in questo campo, ha fatto enormi passi avanti ed esistono cure efficaci per tenere sotto controllo il problema. Scopriamo insieme gli ultimi successi della ricerca con la consulenza del prof. Mario Cristofolini, specialista in dermatologia e della dott.ssa Evelina Flachi, nutrizionista.
La psoriasi è una malattia autoimmune, non è contagiosa, che in genere si manifesta in persone di età compresa fra i 20 e i 40 anni. La forma più diffusa è la psoriasi a placche, caratterizzata da “fioriture” di lesioni eritematose e rossastre, di grandezza variabile (da pochi millimetri, a qualche centimetro) e ricoperte di piccole squame argentee e secche.
In quel punto la pelle è ispessita e può dare prurito. Le zone interessate dalla psoriasi sono, purtroppo, quelle più esposte e visibili, quali cuoio capelluto, gomiti, ginocchia e zona sacrale, ma può comparire anche su unghie, sopracciglia, ombelico, ascelle, zona genitale, glutei o essere estesa a tutto il corpo.
In base all’estensione viene distinta in lieve, se interessa meno del 3% della superficie corporea, moderata, tra il 3 e il 10%, e severa se interessa oltre il 10%. Questa classificazione è importante ai fini terapeutici.
Psoriasi: quali cure?
Trattandosi di una malattia cronica, si può solo agire per alleviare i sintomi più fastidiosi per il maggior tempo possibile. La prima cosa da fare è quella di andare da uno specialista dermatologo che confermi o meno l’esistenza del problema.
Il medico potrà anche scegliere di abbinare cure diverse, dal momento che l’evoluzione di questa malattia e la risposta ai farmaci varia molto da persona a persona. I trattamenti possono avvalersi di due tipi approccio:
Trattamenti azione generale
• Fototerapia: è una cura a base di raggi ultravioletti, che hanno un effetto antinfiammatorio e aiutano la crescita regolare delle cellule della pelle. Viene praticata in centri specializzati per mezzo di lampade specifiche e ogni seduta dura pochi minuti.
Ad azione locale
• Lozioni e creme
• Farmaci
Nei casi più lievi, risulta utile applicare sulle zone colpite lozioni, creme o gel a base di urea, catrame vegetale e acido salicilico, che favoriscono la regressione dei sintomi. Nei casi in cui la psoriasi sia molto estesa è possibile intervenire con farmaci da assumere oralmente come la ciclosporina o il metrotrexate.
Il dosaggio varia a seconda dei casi e viene deciso dal dermatologo. Nelle situazioni più complesse il trattamento è rappresentato dalle terapie sistemiche, che bloccano l’azione di determinate cellule immunitarie.
Quanto influisce la psiche sulla Psoriasi?
Prurito, arrossamento della cute, desquamazione. Sintomi spesso pesanti che rendono difficile andare a lavorare, recarsi a scuola e anche vivere serenamente la propria vita sociale. Dunque, lo stato psicologico può accentuare la malattia? Purtroppo sì!
Sulla nascita o il peggioramento della psoriasi può incidere anche molto il fattore emotivo: spesso infatti, il motivo scatenante è proprio una condizione di forte ansia o un evento stressante in grado di abbassare temporaneamente le difese immunitarie dell’organismo.
Molte malattie dermatologiche croniche, come la psoriasi, ma anche l’acne o la rosacea, possono presentarsi all’improvviso dopo un fatto molto stressante, un divorzio, un lutto o una forte delusione lavorativa, segno che la loro manifestazione, in certi casi, è strettamente legata alla psiche.
Perché ci si ammala di psoriasi?
Sembra che vi possa essere coinvolta una componente di tipo immunologico a base genetica (circa il 33% dei pazienti). In sostanza, per una nostra predisposizione genetica il sistema naturale di difesa dell’organismo si mette a produrre particolari cellule, dette chitochine, che scatenano la malattia.
Chi ha almeno uno dei genitori colpito da questo problema, avrà buone probabilità di ammalarsi, mentre se addirittura tutti e due i genitori soffrono di psoriasi, le probabilità di averla ereditata salgono al 50%. Va detto che anche chi abbia casi familiari può esserne colpito.
Al di là della familiarità, ci sono altri fattori scatenanti, per esempio un trauma locale, oppure un’irritazione della pelle, una seria ustione da sole. Altre cause sono rappresentate dagli stili di vita: alcol, fumo, sovrappeso, obesità, sedentarietà. Ancora, potremmo veder comparire la psoriasi a seguito di una reazione allergica da farmaci: Fans, antinfiammatori non steroidei, tra i quali l’Aspirina, betabloccanti (usati per i disturbi circolatori) ecc…
Terme: ideali per il controllo della psoriasi
Malattie infiammatorie della pelle come la psoriasi, possono trarre giovamento dalle cure termali effettuate principalmente sotto forma di balneo-fototerapia con acque minerali. In genere con le sole cure termali si può ottenere un discreto miglioramento nelle forme di psoriasi di entità lieve e moderata.
L’indicazione alla balneoterapia deve essere data da un medico che tenga conto delle patologie specifiche per cui questa è indicata e dello stato di salute generale. La balneoterapia per la psoriasi, utilizza di solito acque bicarbonate calciche e magnesiache, come quelle di Comano in provincia di Trento, che hanno proprietà lenitive ed emollienti, ma anche anti-infiammatorie, che riducono pertanto l’attività della malattia cutanea. Un ciclo prevede dai 15 ai 20 giorni di balneoterapia.
La dieta per chi soffre di sporiasi
Per la prevenzione della psoriasi bisognerebbe prediligere una dieta ipocalorica, anche perché è sempre più confermata la tesi secondo la quale il sovrappeso è uno dei fattori scatenanti di questa malattia.
Gli alimenti sconsigliati
- Alcol e superalcolici. Peggiorano il quadro clinico, influenzando negativamente l’aspetto della pelle, ma anche creando interazioni con alcuni farmaci assunti per la cura della psoriasi, che vengono eliminati attraverso il fegato.
- Alimenti ad alto contenuto di acido arachidonico. Di questi fanno parte i salumi e le carni rosse, ma anche la panna, il burro e le uova. Si dovrebbe ridurre l’assunzione di proteine e grassi animali quindi, oltre agli alimenti già citati, insaccati, margarina, panna, fritture, sale, formaggi stagionati, latte e derivati, zucchero.
- Limitare i cibi acidi come l’aceto, il caffè, il cioccolato.
Gli alimenti consigliati
Tenuto conto che ogni malato di psoriasi reagisce in modo diverso e può sviluppare un’ipersensibilità verso un alimento piuttosto che un altro, si consiglia di bere molta acqua in modo da contrastare la secchezza della pelle e di privilegiare il consumo di:
- fibre presenti in cereali integrali e legumi;
- fermenti lattici (yogurt);
- verdura, specie quelle amare quali cicoria, radicchio, zucca amara, crescione, soia, barbabietola, cetrioli, tarassaco, bietole, carote e pomodori;
- pesce: l’effetto benefico di questo alimento è dato dal suo alto contenuto di Omega 3 e di acidi grassi a catena lunga, non saturi. Per il loro effetto protettivo sono stati impiegati anche nelle malattie reumatiche e nella psoriasi come inibitori dell’infiammazione.