Pap-test: quando farlo, come si esegue e cosa fare se positivo

Il PAP test è l’esame di screening utilizzato per prevenire il tumore al collo dell’utero: attraverso questo test si rileva la presenza di cellule con caratteristiche pretumurali o tumorali nella cervice uterina causate dal papilloma virus.

test donna

Il tumore al collo dell’utero non fa più troppa paura; il suo esito mortale è costantemente in calo in Italia, grazie ai programmi di screening oncologici e alla libera iniziativa delle donne che, 3 su 4, effettuano il Pap-test (un prelievo indolore di cellule dalla cervice uterina) ogni 3 anni.

Sono state, infatti, l’89% le italiane che hanno aderito all’invito delle Asl o delle Regioni nell’ambito di iniziative di prevenzione gratuita e 37% quelle che si sono rivolte al ginecologo privato per il controllo. Sono questi i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, che sottolinea come la sensibilità al problema sia presente soprattutto al nord, dove la percentuale di donne che si sottopone al test è dell’82%, tra le laureate e tra le più abbienti. Ma c’è anche chi non ha mai effettuato questo importante esame, che permette di scoprire lesioni tumorali in fase precocissima: 11 donne su 100 hanno dichiarato di non averlo fatto per vergogna e imbarazzo nei confronti della visita ginecologica.

Quando fare il Pap-Test?

Pap test

Il Pap-Test è offerto ogni 3 anni alle donne tra i 25 e i 30 anni di età in quanto sono più soggette ad infiammazioni da Papilloma virus (HPV). A partire dai 30 anni di età viene effettuato l’HPV-DNA test, molto simile al Pap-Test, ogni 5 anni in cui si previene l’infezione da Papilloma Virus ad alto rischio ed è consigliato fino ai 70 anni di età.

Il Pap-Test non può essere effettuato in presenza di ciclo mestruale, pertanto va programmato nel periodo compreso tra i tre giorni successivi alla fine delle mestruazioni ed entro una settimana prima dell’inizio delle successive. L’esame può essere effettuato in gravidanza, anche se occorre informare dello stato chi esegue il test.

Pap-Test: come si esegue? E doloroso?

Il Pap-Test non è invasivo ne doloroso, dura pochi minuti e si effettua come una visita ginecologica: viene utilizzato uno speculum per dilatare l’apertura vaginale e facilitare il prelievo del muco posto sul collo dell’utero attraverso un bastoncino cotonato. La sostanza raccolta viene utilizzata per l’esame citologico in laboratorio per rilevare anomalie.

L’esame può essere fastidioso o causare piccole perdite di sangue, ma non presenta controindicazioni nel breve o lungo termine.

Cosa fare se il Pap-Test è positivo?

Se il Pap-Test risulta positivo occorre in primo luogo eseguire una colposcopia: attraverso questa indagine eseguita con il colposcopio si può vedere il collo dell’utero illuminato ed ingrandito per evidenziare eventuali lesioni pretumorali o tumorali e analizzarne l’estensione.

Alla colposcopia può far seguito la biopsia con la quale si preleva una piccola parte di tessuto anomalo per eseguire uno studio approfondito.