Oltrepassato il limite: Mihajlovic insultato per la malattia, interviene…

Francesca Naima
  • Master in Comunicazione e Marketing d'impresa

A marzo di quest’anno Siniša Mihajlović ha dato un triste annuncia: la leucemia si è ripresentata. Sulla salute, come si recita spesso, non si scherza. Tantomeno, si insulta. E invece alcuni tifosi hanno “usato” la malattia per fini ben poco nobili, scatenando l’ira della figlia di Mihajlović.

Oltrepassato il limite: Mihajlovic insultato per la malattia, interviene…

L’allenatore di calcio Siniša Mihajlović, ex calciatore che ora allena il Bologna, a marzo del 2022 ha convocato una conferenza stampa per informare riguardo una spiacevole scoperta relativa a un particolare molto delicato della sua sfera privata.

L’ex calciatore di origine serba è purtroppo nuovamente malato. Da anni Mihajlović convive e combatte contro la leucemia, tumore del sangue causato dalla moltiplicazione incontrollata di cellule staminali.

La leucemia è un tumore particolarmente aggressivo e che progredisce molto velocemente. Le cellule staminali sono infatti cellule primarie  che danno vita a globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Quando queste importanti cellule iniziano a moltiplicarsi in maniera incontrollata sono “immature”, cioè non hanno terminato il processo di maturazione e, quindi, non portano alla normale formazione delle cellule del sangue. Tali cellule non ancora mature riescono a moltiplicarsi “all’infinito”, diventando altresì resistenti ai meccanismi di morte cellulare programmata.

La battaglia dell’allenatore del Bologna è quindi alquanto complessa, eppure sembra che certi individui siano privi di sensibilità e umanità, a tal punto da “usare” la malattia contro l’allenatore; fatto che ha indignato la figlia di Siniša Mihajlović.

Viktorija Mihajlović e lo sfogo in difesa del padre

Oltrepassato il limite: Mihajlovic insultato per la malattia, interviene…

Viktorija Mihajlovic, figlia dell’allenatore del Bologna, sulle sue storie Instagram ha condiviso uno sfogo contro le critiche sui social indirizzate al padre. Commenti che hanno fatto crescere l’indignazione della figlia- e non solo la sua– di Mihajlovic perché in alcuni di questi è stata messa in relazione la malattia del padre con i risultati del Bologna:

Non scrivo mai queste cose sui social, non ho mai perso tempo con persone che si nascondono dietro ad una tastiera per sfogare tutta la loro frustrazione. Ma credo che quando il limite viene raggiunto ed addirittura oltrepassato qualcosa vada detto.

Così il 2 settembre Viktorija Mihajlovic ha dato il via al suo sfogo pubblicato su Instagram, perché stufa e incredula davanti ai continui commenti di cattivo gusto indirizzati al padre malato di leucemia.

Non trovo giusto mischiare il lavoro alla vita privata. Volete insultare mio padre dal punto di vista lavorativo? Siete liberissimi di farlo, ci mancherebbe, ma quando poi si tratta di famiglia, di salute e di tante altre cose vergognose che ho letto, no, non lo accetto più. Quello che scrivete è raccapricciante. Ricordatevi che stiamo parlando di un uomo, di un padre, ricordatevi che ci sono di mezzo dei ragazzi che potrebbero leggere quello che scrivete e rimanerne colpiti ed io mi vergogno per voi.

Successivamente allo sfogo di Viktorija, anche lo stesso Sinisa Mihajlovic durante la conferenza stampa prima della partita del Bologna ha commentato il fatto:

Mia figlia ha risposto perché c’erano insulti che non c’entravano nulla col calcio. Queste sono le solite m…. che si nascondono dietro alle tastiere, poi magari davanti ti fanno i complimenti. Mia figlia mi ha chiamato ieri e mi ha fatto vedere cosa avevano scritto. Io per fortuna sono abituato, i miei figli meno, possono preoccuparsi e dispiacersi. Sono cose troppo personali, quando si oltrepassa il limite poi bisogna rispondere in una certa maniera. Ma questo purtroppo è il mondo di oggi. Persone che si nascondono dietro una tastiera e non hanno le palle di dire le cose in faccia o di farsi vedere. Io comunque nemmeno li leggo, non ho i social, è più per le mie figlie, ma si dovranno abituare anche loro purtroppo, del resto la vita è così.