Ribes nero: tutte le proprietà benefiche

Caterina Mora
  • Dott. in Biologia della nutrizione

Il ribes nero è una bacca utilizzata come rimedio fitoterapico in quanto aiuta a rimodulare l’attività dell’istamina, molecola che media le reazioni allergiche. Durante la cura fitoterapica è sconsigliato il consumo di alimenti che ne stimolano la produzione, come cioccolata e formaggi

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Con la consulenza del dott. ANTONIO COLASANTI medico, fitoterapeuta e farmacista a Frosinone.

Il cambiamento di clima favorisce la proliferazione dei virus che provocano il raffreddore, ma la causa dei continui starnuti è più complessa e va ricercata nella difficoltà ad abituarsi a stare molte ore in ambienti chiusi.

La vita casa-ufficio è uno stress per il sistema immunitario, che deve riadattarsi all’alta densità di batteri, polveri e germi presenti negli appartamenti e negli spazi di lavoro.

Un aiuto può venire dalla cura fitoterapica, soprattutto a base di ribes, che va personalizzata sulla base dei sintomi ed è mirata a riequilibrare l’attività dell’istamina, il mediatore delle reazioni allergiche e degli anticorpi IgE, le immunoglobuline.

Sintetizzate dai linfociti B, queste difese incontrando i pollini, ad alto contenuto proteico e considerati simil-batteri “nemici” dell’organismo, formano una sostanza cosiddetta “immunocomplesso” che attiva in modo esagerato la risposta immunitaria.

Conseguenze: compaiono una serie di disturbi fra cui lacrimazione, arrossamento agli occhi, ma soprattutto starnuti a ripetizione.

Un potente rimedio fai-da-te

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Le bacche di ribes nero hanno un altissimo potere antiossidante, in particolare contengono vitamina C e quercetina, ideali come antinfiammatori e antistaminici naturali.

Il fitoterapico agisce sia regolando l’istamina e le IgE, modulatori delle reazioni allergiche, sia svolgendo una generale azione calmante che placa l’irritazione delle mucose nasali. Il suo mix di minerali e vitamine, oltre a potenziare le difese, ne riequilibra l’attività.

Dosi: 50 gocce di macerato di Ribes nigrum in un po’ d’acqua, al mattino e alla sera per quindici giorni. Poi si continua assumendo 25 gocce al giorno per due settimane.

Pro: il fitoterapico non ha effetti collaterali e non provoca assuefazione.

Contro: è sconsigliato durante una terapia con anticoagulanti e psicofarmaci, va somministrato per più tempo rispetto a un antistaminico tradizionale.

No ai cibi infiammatori

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Durante la cura con il ribes nero sarebbe meglio evitare gli alimenti che favoriscono la produzione di istamina. Quindi no a cioccolata, formaggi, albume dell’uovo, gamberi, sedano, pesche, pomodori, meloni e bibite come vino e birra. Sconsigliato anche il peperoncino: la capsicina contenuta può accentuare il bisogno di starnutire.

Sì a tisane e brodo di verdure che migliorano l’idratazione riducendo così il processo infiammatorio. Cibi consigliati: uva nera, mela, ricchi di antiossidanti dall’effetto lenitivo.

Particolarmente efficaci in fase di starnuti continui e ripetuti gli spray a base di acqua termale, aloe, semi di pompelmo ed echinacea. Hanno un effetto decongestionante oltre a mantenere un corretto tasso di idratazione delle mucose.

Per potenziare l’effetto del ribes nero assumere un giorno sì e uno no una fialetta di oligoelementi come il rame e il manganese che svolgono un’azione antinfiammatoria simile a quella del cortisone.