Influenza: sintomi e cure
Con la consulenza del Dott. Fabrizio Pregliasco, Virologo scopriamo quali sono i sintomi tipici dell’influenza e come poterla curare. Di seguito vediamo i rimedi più adatti per contrastare i classici malanni stagionali.
L’influenza è una malattia infettiva di tipo virale , il suo periodo di incubazione è molto breve (24-48 ore), la sua propagazione è rapidissima e il contagio avviene tramite le secrezioni rinofaringee. Il picco normalmente si ha tra la fine di Gennaio e i primi di Febbraio, periodo in cui il virus sembra avere maggiori possibilità di diffusione.
Sebbene ogni anno varino le caratteristiche antigeniche dei virus circolanti, i sintomi che contraddistinguono l’influenza sono sempre gli stessi e perciò facilmente riconoscibili: febbre ( spesso oltre i 38 °C), stanchezza, dolori articolari diffusi, disturbi respiratori (tosse, mal di gola, raffreddore) e talvolta gastrointestinali.
Si parla di influenza vera e propria quando i sintomi si presentano insieme, diversamente siamo di fronte a quelle infezioni respiratorie parainfluenzali, di gran lunga più frequenti e presenti durante tutto il periodo invernale, mentre l’epidemia influenzale si concentra in quattro/sei settimane. Abbiamo posto alcune domande al Dott. Fabrizio Pregliasco, Virologo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano, in modo da poter essere preparati nel caso il virus contagi anche noi.
Le precauzioni contro l’influenza
La regola della prevenzione è sempre valida. Si può tentare di scongiurare il pericolo influenza coprendosi bene quando si esce all’aperto, proteggendo soprattutto la testa e la gola. È buona abitudine inspirare attraverso il naso ed espirare con la bocca: il naso, infatti, è dotato di strutture filtro maggiormente efficaci.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: alcune vitamine, i minerali e altri composti antiossidanti, sono veri e propri alleati dell’organismo nella lotta contro virus e batteri; via libera dunque al consumo di agrumi, carote, zucca, cipolla, non dimenticando l’importanza di bere molta acqua, soprattutto sotto forma di bevande calde che, favorendo la fluidificazione del muco, sono sempre un toccasana in caso di influenza.
Fondamentale anche il lavaggio frequente delle mani che si è dimostrato mezzo di prevenzione scientificamente dimostrato, seppure nella pratica non applicato adeguatamente.
I farmaci giusti contro l’influenza
A patto che non ci siano complicanze, l’influenza si cura attraverso l’uso responsabile dei comuni farmaci da banco. Evitiamo, dunque, di assumere antibiotici senza il parere del medico: contro l’influenza sono assolutamente inutili, perché il classico malanno di stagione è causato da virus e non da batteri.
Se predomina la febbre, è ottimo il paracetamolo; in presenza di dolori articolari si può optare per un principio attivo come l’acido acetilsalicilico o l’ibuprofene, che all’azione antipiretica associa effetti antinfiammatori; se è la tosse a dare fastidio si può usare un prodotto calmante.
È bene ricordare che i sintomi vanno attenuati ma non del tutto azzerati, per seguire l’andamento della malattia e permettere una adeguata reazione dell’organismo. La febbre, ad esempio è un segno positivo di risposta dell’organismo per combattere l’infezione, abbassarla troppo significa favorire i virus. Stessa cosa vale per gli altri sintomi: bloccarli anzitempo può aumentare la probabilità di sovrainfezioni e complicanze.
È opportuno tenere presente che i farmaci “di automedicazione” vanno utilizzati per breve tempo: se dopo qualche giorno di somministrazione si continua a star male, bisogna consultare il medico.
Il riposo è importante
Per tenere a bada l’influenza e curarla bene, scongiurando il pericolo di strascichi e ricadute, è sempre bene stare a letto e riposare qualche giorno, evitando di strafare appena ci si sente meglio. Non essendoci una terapia apposita per l’influenza, è proprio il riposo, alla fine, che risulta essere la migliore cura.