Fumo e gravidanza: rischi e problemi

L’International Centre on Birth Defects and Prematurity di Roma, in occasione della Giornata mondiale contro il tabacco, ha reso noto un vero e proprio bollettino di guerra inerente i problemi causati dal fumo nella salute infantile; scopriamo qualche dettaglio in più sui rischi del fumo in gravidanza.

SMOKE

Ogni anno sono 2700 i casi di infertilità femminile causata dal fumo, 1200 le gravidanze ectopiche, in cui l’embrione non si annida, 500 casi di placenta previa e altri 500 distacchi della placenta, 860 i nati pretermine e 1000 quelli sottopeso, 66 i nati morti e 20 le morti improvvise.

Pierpaolo Mastroiacovo, direttore del centro, ha dichiarato:

“A questo si aggiunge l’ultimo dato scoperto in ordine di tempo cioè che quasi 4 mila casi di obesità infantile sono dovuti proprio all’esposizione al fumo durante la gravidanza”.

L’esperto sottolinea come le future mamme non dovrebbero smettere di fumare quando già in gravidanza, bensì diverso tempo prima.

I rischi del fumo per il feto

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Continua Mastroiacovo:

“Il 25% delle donne che scoprono di essere in gravidanza fuma, e di queste circa il 60% smette; se si smette quando lo si scopre però si è già all’ottava settimana, quando la parte più delicata dello sviluppo dell’embrione è già avvenuta, e quindi non si evita il rischio di malformazioni”.

Non solo le mamme, anche i papà sono direttamente coinvolti:

“Le sigarette abbassano il numero e la qualità degli spermatozoi, il che rende più difficile iniziare la gravidanza. Inoltre, è dimostrato che i figli di padri fumatori hanno un maggior rischio di leucemia, perché l’embrione ‘si ricorda’ delle modifiche epigenetiche dello spermatozoo che l’ha generato”.