Febbre: campanello d’allarme per le infezioni
Come la febbre ci difende dalle infezioni. Al contrario di quanto si pensa generalmente, la febbre non è la malattia, ma la difesa messa in campo dal nostro organismo per difendersi dalle infezioni. Vediamo come.
Poche cose preoccupano un genitore quanto un rapido aumento della febbre nel suo bambino. Ma un recente rapporto dell’American Academy of Pediatrics (AAP) rassicura le mamme e i papà, ricordando che la febbre è di solito la risposta naturale del corpo alla malattia, e che affrettarsi ad abbassare la temperatura può prolungare il malessere. L’AAP raccomanda di usare antipiretici solo se il bambino sta molto male.
“La febbre è uno dei motivi più comuni per cui i genitori si rivolgono agli operatori sanitari. Si sono diffusi, negli anni, molti miti sugli effetti catastrofici della febbre, che terrorizzano le mamme e i papà – dice l’autrice dello studio, Janice Sullivan, dell’Università di Louisville –, ma le famiglie devono ricordare che la febbre è un sintomo, non il problema principale. Anzi, può essere utile. Piuttosto, i genitori dovrebbero capire qual è la malattia a monte”.
Lo studio, che è stato pubblicato sulla rivista “Pediatrics”, suggerisce che, invece di concentrarsi sui numeri del termometro, i genitori dovrebbero basarsi sul comportamento del loro bambino, per stabilire quando è il caso di somministrare farmaci.
“Se il bambino mangia e beve, e riesce a impegnarsi in qualche attività, anche se è naturalmente più fiacco del normale, perché bloccare artificialmente un meccanismo naturale di difesa?”, ha aggiunto la ricercatrice.
La febbre quindi come meccanismo di difesa contro batteri e virus che l’organismo mette in campo contro l’attacco di agenti patogeni esterni, L’aumento della temperatura corporea, infatti, ha proprio lo scopo di uccidere questi microrganismi. Solitamente, la temperatura di un va dai 36,4° ai 37,2°, valori che possono comunque variare nel corso della giornata. Quando, però, la temperatura va oltre, allora si può parlare di febbre. Per quanto riguarda i bambini, se la temperatura va oltre i 37,2°, allora si può cominciare a parlare di febbre e in quel caso è sempre opportuno consultare un medico per capire quali terapie adottare per il piccolo.