Emicrania: i cibi che possono aiutarci
Con la consulenza della dottoressa Susanna Usai, neurologa dell’Unità Operativa III Neurologia-Cefalee Fondazione Istituto Neurologico C. Besta, oggi scopriamo quali alimenti possono aiutarci ad alleviare il mal di testa!
Cioccolato, caffè, alcol, formaggi stagionati, insaccati, frutta secca, cibi ricchi di glutammato (un esaltatore di sapori), presente in dadi, surgelati e nella cucina cinese.
Fino a qualche anno fa, era questa la lista degli ingredienti sotto accusa, colpevole di favorire il mal di testa in soggetti predisposti. Oggi, la letteratura scientifica è unanime nell’affermare che possono esserci anche altri alimenti incriminati, in grado di scatenare l’episodio doloroso.
La buona notizia è che, in genere, la persona emicranica sa riconoscere da sé la propria black list.
“Per cercare di limitare i danni e per prevenire la comparsa del disturbo, l’importante è osservare delle corrette abitudini alimentari, cercando di non saltare i pasti – ma nemmeno di abbuffarsi -, di fare degli spuntini al mattino e al pomeriggio e di non esagerare con gli alcolici”.
spiega la dottoressa Susanna Usai.
Emicrania: problemi anche tra i più giovani
Recenti studi che hanno coinvolto un campione di adolescenti hanno proprio dimostrato come una dieta irregolare possa predisporre o peggiorare questa affezione.
“Spesso, i più giovani hanno l’abitudine di saltare la colazione, iniziando la giornata in riserva, di bere bevande gassate o energizzanti che contengono un quantitativo di caffeina tale che se sommato nell’arco della giornata può provocare il malessere”.
E ancora, una ricerca americana ha rilevato come addirittura consumare il chewing-gum quotidianamente possa incrementare la frequenza degli episodi di mal di testa, fino a una cronicizzazione. La causa? La posizione della muscolatura della bocca, che viene mantenuta sempre in tensione.
Cibo: come può aiutarci contro il mal di testa
Nel piatto, non possono mancare quegli ingredienti in grado di alleviare il dolore, tra questi, il magnesio – contenuto in mandorle, banane, frutta secca -, che attenua la crisi sia in fase acuta sia a lungo termine, impiegato anche in gravidanza, quando non è possibile assumere farmaci. La vitamina B2 che si trova nel fegato, oppure il coenzima Q10, negli spinaci.
“È bene sottolineare che anche la caffeina a dosaggi minimi e moderati può essere d’aiuto. Un vecchio rimedio casalingo è bere una tazzina di caffè con qualche goccia di limone”.
Sfatiamo anche un falso mito: le tisane e il brodo caldo non fanno passare l’emicrania, ma la sensazione di rilassamento può migliorare questa condizione, mitigando la nausea, un effetto collaterale di accompagnamento”.