Dolori reumatici: come curarli con l’omeopatia

Anna Vitale
  • Laureata in Scienze della Comunicazione digitale e d’impresa
  • Responsabile di redazione

Durante la stagione invernale si acuiscono i dolori reumatici soprattutto nelle persone anziane. Per quest’ultime se non si ha una patologia conclamata è meglio optare per delle creme o dei rimedi naturali che possono riuscire ad alleviare i dolori.

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La stagione invernale porta con sé piccoli disturbi che coinvolgono spesso le persone della terza età; per le quali un rimedio naturale, in assenza di una patologia conclamata, è preferibile; questo  perché va assunto magari per parecchio tempo e non deve quindi avere effetti collaterali negativi.

La fitoterapia, in caso di dolore e rigidità delle articolazioni, qualche volta anche con gonfiore e spesso con limitazione delle funzionalità, raccomanda come rimedio d’elezione, l’artiglio del diavolo (Arpagophytum procumbens); una pianta che possiede proprietà antinfiammatorie, analoghe a quelle del cortisone, analgesiche e antispasmodiche; disponibile sotto forma di sciroppo, gocce e compresse.

Altamente benefica è anche l’uncaria (Uncaria tomentosa) che possiede ottime proprietà antiflogistiche e antidolorifiche e, oltre a disinfiammare le articolazioni doloranti, sostiene il sistema immunitario e previene le malattie da raffreddamento.

Tra le piante più indicate nel trattamento dei dolori osteoarticolari e muscolari figurano il salice (Salix alba) e la spirea (Spirea ulmaria) che contengono acido acetilsalicilico e hanno un effetto antinfiammatorio e antidolorifico senza effetti collaterali.

Interessante è infine l’azione della pianta dell’incenso (Boswellia serrata), che possiede proprietà analoghe a quelle di alcuni farmaci indicati nel trattamento delle artriti.

Dolori reumatici: possibili trattamenti 

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Per alleviare i dolori e la rigidità a livello locale è consigliabile applicare pomate a base di arnica (Arnica montana), di artiglio del diavolo o di ginepro (Juniperus communis).

Anche i trattamenti osteopatici possono essere considerati “per uso esterno” e si dimostrano decisamente efficaci per alleviare i disturbi dovuti all’artrite e all’artrosi: sarà l’osteopata a valutare il numero di trattamenti necessari per ripristinare la funzionalità delle articolazioni e degli arti colpiti.

Non si dimentichi che l’integrazione con oligoelementi può costituire un valido aiuto al sollievo dei dolori articolari e ossei, in particolare il magnesio e il potassio che migliorano la funzionalità della cartilagine: in ogni caso prima di assumerli come integratori è bene chiedere consiglio al fitoterapeuta o al medico omeopata.

Omeopatia: senza effetti collaterali

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La scelta dei rimedi omeopatici in caso di dolori alle articolazioni è ampiamente consigliabile per la mancanza di effetti collaterali e per la semplicità di somministrazione; tuttavia sarebbe bene sentire il parere di un medico omeopatico o almeno di un farmacista, per poter individuare il rimedio più adatto a ciascuno.

In genere, il più usato è Rhus toxicodendron, adatto sia per le situazioni di dolore acuto (5 o 7 CH, 3-4 granuli per 3-4 volte al giorno per 4-5 giorni); sia per le situazioni croniche (5 granuli al mattino a digiuno per i 2-3 mesi invernali); questo rimedio è indicato nei casi in cui il dolore ai tendini e alle articolazioni migliora con il movimento.

Quando invece il dolore coinvolge le ossa lunghe e si fa sentire soprattutto di notte, viene consigliato Kalium iodatum, mentre Kalium carbonicum è indicato per dolori lombo sacrali che si aggravano con il freddo. Nei casi in cui il dolore è prevalentemente muscolare, soprattutto al dorso e al collo, può invece essere d’aiuto Dulcamara (5 CH o 7 CH); efficace sia nei casi acuti sia cronici.

Quando si hanno dolori che migliorano stando fermi e con il calore locale, ma peggiorano con il movimento e al contatto le articolazioni si presentano gonfie e doloranti, il miglior rimedio è Bryonia.