Dermatite: come curarla

Anna Vitale
  • Laureata in Scienze della Comunicazione digitale e d’impresa
  • Responsabile di redazione

Con la consulenza della dott.ssa PUCCI ROMANO, dermatologa, presidentedi Skineco, associazione internazionale di ecodermatologia; vediamo come contrastare le dermatiti e le allergie primaverili. 

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La primavera, si sa, è foriera di cambiamenti e di vita: un miracolo della natura che si rinnova ogni anno, ma che allo stesso tempo può accentuare disturbi a carico della pelle in tutte le zone del corpo, specialmente se si è allergici o si è già tendenti a soffrire di vari tipi di dermatite. La dottoressa Romano precisa:

“In realtà tutti i cambiamenti di stagione provocano uno stato di allerta a carico dell’intero organismo. La pelle, l’organo più grande del nostro corpo, dotata in quanto tale di tutti meccanismi che a un organo appartengono (neurologico, ghiandolare, endocrino), impatta con l’esterno prima di qualunque altra struttura. Quindi, tutto quello che succede all’infuori di noi, in qualche modo si ripercuote sulla cute. E in primavera i processi fisiologici di ricambio cellulari si rimettono in moto, in piena sintonia con la rinascita dell’ambiente. Così come gemmano le piante, la pelle riattiva le sue attività di rinnovamento: i capelli ricominciano a crescere dopo la pausa invernale, così le unghie. E non ultimo il turnover cellulare di tutto l’ambito cutaneo, si rimette a pieno regime”.

Foto e fito dermatiti

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Il sole in primavera non è ancora così diretto da richiedere il massimo dell’attenzione, ma alcune giornate terse e assolate possono favorire un’esposizione prolungata e poco protetta, innescando una serie di problemi come la ricomparsa di macchie o anche vere e proprie “bruciature”.

La voglia di aria aperta e di libertà, mette, inoltre, a rischio di fito dermatiti, ossia reazioni irritative o allergiche che si innescano se si viene a contatto con erbe o piante. Una scampagnata può “regalare” anche una serie di punture di insetti o di acari. Il consiglio è quello di non far entrare a diretto contatto erba e cute.

Attenzione al prurito: aumenta l’allergia da nichel

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In questo periodo, le dermatiti da contatto (come quella al nichel) si accentuano maggiormente perché aumenta la sudorazione. In qualche modo ‘sciogliamo’ i metalli con i quali veniamo a contatto e ciò scatena la dermatite, che provoca prurito insopportabile prima e crosticine dopo” spiega la dottoressa Romano.

E proprio a proposito di prurito, un sintomo molto noioso che non è mai assente in tutte le forme di dermatiti, occorre fare una precisazione: mai sottovalutarlo.

Grattarsi può far degenerare la dermatite stessa in impetigine, una infezione batterica molto contagiosa. La dermatite, quindi, va sempre curata per evitare che possa trasformarsi in patologie più fastidiose”.