Cuore: il Tai Chi lo mantiene in salute
Il Tai Chi è una delle arti marziali più antiche ti tutte; non solo utile per combattere lo stress per migliorare l’autodifesa, recenti studi hanno dimostrato i suoi benefici in pazienti affetti da patologie cardiache; ecco i risultati degli studi condotti in merito.
Le arti marziali non sono solamente quelle dei film dei più grandi personaggi iconici; l’arte marziale nasce come strumento per controllare le proprie emozioni ed i flussi del corpo, canalizzandole in un’arte, appunto, che esprime i propri stati d’animo.
Perfezionata in un secondo momento per garantire imbattibilità e forza sul campo di battaglia, vi sono numerosi tipi di arti marziali, ognuna con la sua filosofia ed origine.
Il Tai Chi è una delle più antiche arti marziali cinesi che include anche una buona componente di meditazione per raggiungere l’obbiettivo.
Note per garantire a chi le pratica forza, equilibrio e flessibilità, le arti marziali cinesi oltre che per pazienti con demenza e tumore, sembrerebbero di grande aiuto anche a quanti soffrono di cuore.
Il Tai Chi migliora la pressione e la depressione
In particolare, il Tai Chi e il Qui Gong, i più tradizionali tra gli esercizi cinesi, assicurerebbero benefici in termini di riduzione di trigliceridi, colesterolo e pressione sanguigna.
La conferma arriva dai risultati di un’analisi, pubblicata sul Journal of American Heart Association, che ha preso in considerazione ben 35 studi sul tema.
Per la revisione, ad opera dei ricercatori dell’Università dello Sport di Shanghai, sono stati indagati i valori di 2.249 pazienti con malattie cardiovascolari che per un anno hanno svolto gli esercizi, riportando un’evidente abbassamento della pressione arteriosa sistolica e di quella diastolica.
Inoltre è stato riscontrato un ulteriore vantaggio: un miglioramento significativo della depressione.