Come avere un intestino sano

Anna Vitale
  • Laureata in Scienze della Comunicazione digitale e d’impresa
  • Responsabile di redazione

Che il benessere dell’intestino abbia un ruolo primario sullo stato di salute generale di tutto l’organismo è cosa nota. Vediamo dunque come riuscire ad avere un intestino sano e pultio.

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Una nuova ricerca scientifica, condotta dagli studiosi dell’Alma Mater dell’Università di Bologna con il contributo del Cnr e appena pubblicata sulla rivista Current Biology, getta oggi nuova luce sull’importante funzione dei batteri intestinali riguardo la longevità.

Analizzando la popolazione batterica intestinale di un gruppo di centenari (105-110 anni) e confrontandola con quella di soggetti longevi (99-104 anni), anziani (65-75) e adulti (20-50) abitanti della stessa area geografica (provincia di Bologna), i ricercatori hanno individuato l’esistenza di una porzione “fissa” della flora intestinale costituita da determinate famiglie di batteri associate a un buono stato di salute anche per la loro produzione di molecole fondamentali per l’organismo, come gli acidi grassi a catena corta.

Tale presenza è risultata diminuire con l’avanzare dell’età, a favore della proliferazione di specie batteriche pro-infiammatorie, altresì presenti in basse percentuali tra i giovani.

Dalla ricerca è anche emerso come il microbiota dei centenari sia esente da questi processi, non solo non modificando la sua composizione, ma anche favorendo la proliferazione di microrganismi “buoni”, dall’azione antinfiammatoria, immunomodulante e promotrici della salute dell’epitelio intestinale.

In attesa che ulteriori studi chiariscano caratteristiche e dinamiche del super microbiota, scopriamo alcuni rimedi naturali che possono aiutarci a purificare l’intestino.

Intestino: l’importanza della corretta idratazione 

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Per tenerlo idratato e pulito, la prima regola consiste nel bere quotidianamente un giusto quantitativo di acqua, soggettivo per ogni individuo e da calcolare tenendo presente eventuali malattie a carico dei reni o insufficienze cardiache, età, attività fisica svolta e temperatura esterna.

A beneficio della regolarità intestinale e della pulizia del colon intervengono anche i semi di lino, ricchi di Omega 3, 6, fibre e altre preziose sostanze, e i semi di Chia, dal potere assorbente, che raccolgono le scorie dell’organismo combattendo stitichezza e colon irritabile. Possono essere mangiati cotti o crudi, anche associati ad altri alimenti, come l’insalata.

Via libera anche al succo di Aloe vera: un concentrato di virtù dagli effetti positivi anche sulla digestione. Assunto tutte le mattine, disintossica e fornisce all’organismo un importante apporto di vitamine e sali minerali.

Problemi intestinali? Analgesici e antinfiammatori, i chiodi di garofano sono ottimi disinfettanti e antibatterici utili per impedire lo sviluppo dei microbi all’interno e all’esterno del corpo. Consumati sotto forma di infuso aiutano a espellere il gas intestinale in eccesso.

Tanti benefici anche dall’uva ursina: in gocce (40-50 di tintura madre in un bicchiere d’acqua 2/3 volte al giorno), in compresse (1/2 al giorno lontano dai pasti) o assunta come infuso, con l’estratto secco, attiva le contrazioni dell’intestino aiutandolo a eliminare tossine e scarti.

Vero e proprio regolatore intestinale, il Kudzu, una pianta selvatica originaria del Giappone della famiglia delle leguminose, nota per la longevità (oltre i 100 ani di vita) e per la lunghezza delle radici (oltre 100 metri).

Apprezzata per numerose proprietà riconosciute da numerosi studi scientifici (riduzione pressione arteriosa, miglioramento circolazione del sangue sia nel cervello sia nelle gambe, antiepiretiche, anti dolorifiche, antiossidanti etc.), anche disintossicanti specie nei confronti della nicotina e dell’alcol per i quali aiuta a combattere la dipendenza, la polvere della radice è ricca di proprietà benefiche per l’organismo dovuti soprattutto all’elevato contenuto di isoflavoni, dalle spiccate proprietà disintossicanti.

La radice, disponibile in polvere, va preparata sotto forma di bevanda diluendone un cucchiaio in un bicchiere d’acqua fredda da far poi bollire lentamente in un pentolino per qualche minuto, rimestando di continuo. Lasciata raffreddare, è da consumare lontano dai pasti, 1/2 volte al giorno. Sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento.