Cefalea psicosomatica: cos’è e cure
Lo rivelano recenti studi pubblicati sull’accreditata rivista International Headache Society: vi è stretta relazione fra perfezionismo e cefalea tensiva, depressione ed emicrania, rabbia e mal di testa alle tempie… Ed è proprio lo studio del complesso rapporto fra emotività e sintomi organici ad aprire al medico nuovi approcci terapeutici.
Emicranie e cefalee, spesso, sono il sintomo di stati d’animo o storie drammatiche i cui riverberi biochimici e neurologici si traducono appunto in mal di testa. Ed è proprio lo studio del complesso intreccio fra vissuti emotivi e sintomi fisici che oggi può aprire nuovi scenari per un approccio multidisciplinare che ne favorisca la conoscenza e la cura.
Ecco alcuni esempi per individuare le cause del proprio mal di testa e i relativi rimedi.
Troppo responsabile: rischio cefalea tensiva
Chi è molto responsabile può più facilmente soffrire di cefalea tensiva alla nuca: un dolore che parte da collo-spalle-nuca irrigiditi, senso di nausea, vertigini e disturbi visivi.
Quando i pensieri assediano, il collo-base d’appoggio della scatola cranica che simbolicamente li contiene non regge più il sovraccarico. Sotto stress, aumentano le quote di sinefrina, un neurotrasmettitore che manda in tilt il sistema deputato al corretto deflusso del sangue in area cerebrale.
Chi ne soffre? Donne molto affidabili, punto di riferimento per tutti che tendono a farsi carico dei problemi altrui. Il male è il segnale che il peso delle responsabilità è eccessivo. Le contratture muscolari che ne derivano stressano le fibre nervose che dal midollo spinale vanno alle spalle.
Soluzioni
Imparare ad alleggerire il peso che ci si porta dietro individuando gli elementi che fanno da zavorra, delegare e responsabilizzare gli altri distribuendo parte del peso. Altro suggerimento: staccare la spina ogni tanto e ritagliarsi propri spazi distensivi. Sì anche alla cura con aghi che de-stressa e a qualche seduta di aromaterapia a base di lavanda che riattiva le energie dell’infanzia e della spensieratezza.
Stanca e triste: mal di testa a casco pulsante
A volte arriva il sabato mattina e sfuma all’alba del lunedì. Il superlavoro mentale favorisce il disequilibrio di endorfine, magnesio, prostaglandine, neuropeptidi e altre molecole deputate al controllo delle emozioni e del dolore.
Chi ne soffre? È l’emicrania della manager che fa slalom fra impegni, programmi, vita domestica e non riesce a lasciare spazio alla parte di se stessa più giocosa e meno riflessiva.
Soluzioni
Fondamentale recuperare un buon rapporto col corpo anche durante la fase di super lavoro. Sì a 5 minuti di automassaggio, o a una mini-seduta di yoga da scrivania. Altro consiglio: trovare le 3 cose che piacciono e concedersele più spesso possibile.
Non reggi i conflitti? Emicrania pulsante
La crisi acuta si presenta dopo un’incomprensione in famiglia e al lavoro quando avreste voluto esplodere, ma non ve lo siete permesso. L’adrenalina e il cortisolo in eccesso mettono a dura prova il sonno che spesso è interrotto.
Chi ne soffre? Quanto più la testa si rifiuta di canalizzare all’esterno rabbia ed emozioni negative tanto più muscoli e vasi sanguigni si contraggono. Questa cefalea tende a colpire chi esercita costantemente un controllo sulle emozioni. In genere è una donna cui fin da bambina, hanno insegnato che piangere è segno di debolezza o che l’individuo perfetto è colui che non si arrabbia mai.
Soluzioni
Non trattenere le emozioni, non ponderare ogni parola, ogni gesto o slancio. Creare delle occasioni per dare libero sfogo a ciò che si è trattenuto. Come sport all’aria aperta o attività creative tipo la pittura.