Carboidrati: attenti al rischio ictus
Consumare troppi carboidrati ad alto carico glicemico aumenta il rischio di ictus dell’87%: lo hanno scoperto i ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, della Struttura epidemiologia e prevenzione. I cibi ‘sorvegliati speciali’ sono anche quelli tipici della nostra alimentazione, come pizza, riso, miele, marmellata, zucchero e pane bianco. Vediamo di cosa si tratta.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica PlosOne, fa parte del progetto Epicor, che analizza il legame tra dieta e incidenza delle malattie cardiovascolari in Italia; la ricerca è una ‘costola’ dello studio oncologico Epic, condotto in Italia su più di 47mila volontari e che a livello europeo coinvolge 22 centri di ricerca in 10 diversi Paesi.
Proprio nell’ambito dello studio Epic, i ricercatori avevano già messo in evidenza che una dieta ad alto carico glicemico porta a un maggior rischio di tumore al seno.
“La risposta glicemica a ciascun pasto”,
spiegano gli stessi scienziati,
“è influenzata non solo dall’indice glicemico dei singoli alimenti, ma anche, in misura determinante, dal carico glicemico e cioè dalla quantità di carboidrati in esso contenuto”.
Ictus: no ai picchi glicemici troppo elevati
“l’indice glicemico degli alimenti si conferma un fattore importante nella definizione di una dieta sana. Conoscere l’indice glicemico di un alimento è importante per privilegiare il consumo di cibi a basso carico glicemico”,
dice Sabina Sieri, biologa e nutrizionista dell’Int,
“diventa quindi sempre più rilevante per la prevenzione delle malattie cronico-degenerative”.
L’indice glicemico di un alimento, spiegano gli esperti, misura la velocità con cui il cibo fa aumentare i livelli di glucosio nel sangue. Ci sono però alimenti ricchi in zuccheri che non ‘sovraccaricano’ l’organismo di carboidrati, come gli alimenti integrali, la pasta, i legumi e la frutta.
“Questi ultimi sono digeriti lentamente e quindi determinano un limitato picco della glicemia e una bassa risposta insulinica”.
L’associazione tra il consumo di carboidrati ad alto indice glicemico e rischio di ictus, dicono i ricercatori,
“supporta l’ipotesi che un’elevata glicemia post-pranzo possa essere il meccanismo sottostante all’aumento del rischio”.
La pasta: picco glicemico moderato
Non tutti i carboidrati sono uguali, sottolinea infine Camillo Ricordi, Professore di Chirurgia all’Università di Miami, e ricorda che:
“la pasta è uno dei cibi a base carboidrati con l’indice glicemico più basso: circa 50 contro quasi 100 del pane bianco e circa 70 del riso. Quando si parla di carboidrati bisogna sempre distinguere tra i semplici e complessi. Non bisogna poi dimenticare che i carboidrati complessi sono fondamentali per una dieta equilibrata: secondo il modello alimentare mediterraneo, il 55% dell’energia quotidiana dovrebbe venire proprio da questi alimenti”.