Caos acustico: cos’è, le cause e i rischi
La vita in città è particolarmente stressante per via dell’incessante rumore? Non sei pazzo, sei solo esposto al nuovo malanno del millennio, ossia il “mal di rumore”. Abbiamo chiesto agli esperti cosa significhi e quali sono i principali generatori di questo disturbo.
Tra i tanti nuovi malanni di questo millennio, il cosiddetto “mal di rumore” risulta sempre più diffuso. A quantificare la percentuale di soggetti che si ritiene vittima di “disturbo sonoro” è un’indagine condotta da GfK Eurisko su 8.800 persone di 11 Paesi, tra cui l’Italia dove il 29% della popolazione risulterebbe esposta a livelli medio-alti ed elevati per un considerevole numero di ore giornaliere.
Basti pensare a Napoli, dove i valori del caos acustico sono superati solo da quelli di Los Angeles e New York.
Da cosa è generato il caos acustico?
Generato dal traffico delle strade o dagli elettrodomestici in casa, se non quando urlato dalla musica ascoltata direttamente in cuffia, il rumore ambientale causa non pochi danni alla nostra salute: insonnia, scarsa concentrazione, mal di testa, irritabilità, nervosismo, sbalzi d’umore.
Un caos che secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che raccomanda in 65 decibel di giorno e 55 di notte i limiti massimi di decibel consentiti, ogni anno farebbe perdere in Europa almeno un milione di anni di vita in salute.
“Il rumore viene vissuto come un’azione disturbante – spiega Stephen A. Stansfeld, docente di psichiatria alla Queens Mary University di Londra -. Soprattutto se vi si è esposti di notte, provoca un peggioramento della qualità del sonno e aumenta la produzione di ormoni dello stress, innescando un circolo vizioso che oltre all’ansia fa salire anche il rischio di ipertensione, infarto, ictus e altre malattie cardiovascolari per gli effetti della risposta allo stress su cuore e vasi”.
Tesi confermata da un recente studio inglese i cui dati hanno dimostrato come l’esposizione quotidiana a un rumore che oltrepassa i 60 decibel aumenti del 4-5% il rischio di essere colpiti da ictus.