Bambini, problemi di vista: come risolverli?
Spesso i bambini dai 6 ai 10 anni, nell’età della scuola elementare, lamentano problemi visivi. Se poi aggiungiamo l’uso eccessivo e costante di smartphone, tablet e pc, la possibilità che questo uso scorretto della tecnologia si ripercuota negativamente sulla loro vista, affaticando gli occhi, è molto concreta. Il prof. Paolo Vinciguerra ci ha fornito consigli e informazioni per correre ai ripari.
“Un bambino che ha un astigmatismo (minor nitidezza visiva) o che ha un’ipermetropia (difficoltà a mettere a fuoco da vicino) o miopia (difficoltà a mettere a fuoco a distanza), può diventare strabico semplicemente perché non gli si è data la correzione giusta, sempre al momento giusto”,
ci spiega il Professor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico dell’ospedale Humanitas di Rozzano e docente all’Humanitas University di Milano,
L’ambliopia è una condizione in cui la funzione visiva di un occhio è ridotta o assente senza che ci siano stati dei danni oculari organici. Il disturbo, noto anche come “occhio pigro”, è la principale causa di disabilità visiva tra i bambini. L’ambliopia deriva da un non corretto sviluppo visivo e neuronale.
La vista è una cosa seria
“Riconoscere il problema tardivamente ed effettuare una correzione posticipata, può avere un impatto che dura nel tempo, a volte non reversibile”.
Infatti, un bambino che ha un difetto di vista e non viene corretto, può manifestare difficoltà a concentrarsi nello studio, che spesso viene attribuita a indolenza o pigrizia. Quando invece il piccolo ha un serio problema di comprensione di quello che vede, il cervello è più impegnato nella ricostruzione di quello che deve guardare, perché deve “costruire” parte di un messaggio che è insufficiente,
“quindi la difficoltà nello studio non è sempre causa di un problema di apprendimento, bensì di un problema visivo. Con la correzione della vista, spesso i bambini si trasformano in studenti modello”.
Problemi di vista: meglio non rimandare
Fino a poco tempo fa, i controlli a scuola da parte dell’Azienda Sanitaria Locale, erano periodici. Adesso invece, non ci sono più le ispezioni per la diagnosi precoce, anche se l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato che il 75% dei problemi oculari riscontrati in età adulta, sarebbe evitabile attraverso la cura precoce.
“Manca l’educazione a fare prevenzione intesa come diagnosi precoce di patologie, in modo che rimangano in uno stadio subclinico ”,
conclude il professor Vinciguerra. Inoltre, secondo un’indagine commissionata da Commissione Difesa Vista realizzata da C.R.A. (Customized Research & Analysis), difetti visivi come strabismo, ipermetropia, astigmatismo e miopia sono presenti nel 6% di bambini tra 1 e 5 anni.
Solo il 4% di questi porta occhiali correttivi, mentre per gli altri non vengono messe in atto procedure di correzione del difetto. Tra i 6 e i 13 anni la percentuale di chi ha problemi agli occhi sale: l’80% dei piccini con difetti alla vista porta gli occhiali, mentre il 20% non ricorre ad alcuno strumento correttivo.