Allume di rocca: rimedio contro la dermatite seborroica
La dermatite seborroica un tempo era un problema prevalentemente maschile, oggi invece colpisce sempre di più anche le donne. Ecco alcuni rimedi da provare come l’Allume di rocca
Secondo i dati Isplad (International-Italian Society of Plastic-Aestethic and Oncologic Dermatology) la dermatite seborroica riguarda il 3-5% della popolazione mondiale e negli ultimi anni, forse anche a causa del progressivo inquinamento, presenta un trend in crescita.
A causarla è un’alterazione della quantità e della qualità del sebo. Il grasso prodotto dalle ghiandole della pelle, cioè, va a nutrire un lievito naturale presente sulla pelle del genere Malassezia, che colonizza la cute determinando rossori e irritazioni.
La comparsa della dermatite seborroica è inoltre favorita da predisposizione genetica, fattori ormonali, stress, umidità ambientale, cattiva alimentazione e inquinamento.
I sintomi consistono in chiazze rossastre, squamose e pruriginose sul cuoio capelluto, sull’attaccatura dei capelli, sul viso (in particolare nelle pieghe fra il naso e le guance) e talvolta anche sul torace. Non è contagiosa né particolarmente pericolosa, ma per gli effetti antiestetici può incidere notevolmente sull’umore e sulla qualità della vita.
Rimedi alla dermatite seborroica
Un’interessante novità per la cura di questa particolare dermatite è rappresentata da un nuovo composto, l’Alukina, frutto della ricerca italiana e formato da allume, vitamina A e derivati della liquirizia.
“Il segreto è nella formula: l’allume di rocca è una sostanza di origine vulcanica utilizzata da tempo immemorabile, ma solo recentemente è stata verificata la sua azione antisettica, antibatterica e depurativa. Inoltre viene per la prima volta abbinato all’acido glicirretico (derivato dalla liquirizia) che ha un effetto restringente sui capillari sanguigni dilatati, responsabili dell’arrossamento della pelle. Infine c’è il retinolo, che favorisce il ricambio cellulare e quindi la sostituzione rapida delle cellule malate con quelle sane”.
ha spiegato il presidente dell’Isplad Antonino Di Pietro. Questo miracoloso preparato si applica sulle lesioni due volte al giorno, mattina e sera, dopo aver deterso la pelle con un prodotto neutro poco aggressivo.
La durata della cura varia da persona a persona, ma in molti casi si ha una guarigione nell’arco di due settimane. Tuttavia nei casi cronici la crema può essere applicata anche per lunghi periodi senza effetti collaterali.
“La novità più importante” ha precisato Di Pietro, “è che per la prima volta nel trattamento di questo problema cutaneo le recidive rappresentano l’eccezione e non la regola. E comunque, nei rari casi in cui il problema si ripresenta, basta ripetere la cura”.
Insomma, una vera svolta per chi soffre di questa fastidiosa malattia!