Come smettere di fumare 6 consigli pratici

Anna Vitale
  • Laureata in Scienze della Comunicazione digitale e d’impresa
  • Responsabile di redazione

Ormai è risaputo, fumare fa male, nonostante questo però ci sono ancora moltissime persone che abitualmente consumano pacchetti interi di sigarette. Scopriamo alcuni metodi per riuscire a smettere di fumare, nel modo meno traumatico possibile.

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Il fumo può provocare serie malattie dell’apparato bronco-polmonare. Disturbi cardiaci e vascolari, insonnia, irritabilità e ansia. Rinunciare al tabacco, però, è difficile, e mette a dura prova l’umore e la volontà.

“Smettere di fumare significa rinunciare a un piacere. Ma i vantaggi sono tanti:” spiega a più Sani più Belli Licia Siracusano, oncologa e responsabile del Centro antifumo all’ospedale Humanitas di Rozzano (Mi).

“Dopo solo 8 ore la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa tendono ad abbassarsi, in poco meno di 24 ore l’ossigeno nel sangue torna a valori normali e dopo 48 il monossido di carbonio è sparito. In due giorni si riacquistano gusto e olfatto e dopo 3 il miglioramento della circolazione sanguigna aumenta la qualità dei rapporti sessuali. In poche settimane la pelle e i capelli riacquistano luminosità. Nel giro di un mese si dimezza il rischio d’infarto e dopo 5 anni si riduce del 50 % il rischio di tumore polmonare”.

Allora, perché aspettare ancora a dare un taglio alle “bionde”?

Metodi per darci un taglio

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La scelta del trattamento va fatta con il medico, tenendo conto del livello di dipendenza, dell’età, di eventuali malattie e della forza di volontà.

  1. Cerotti transdermici: Sono facili da usare e assicurano un apporto continuo di nicotina, rilasciandola attraverso la pelle nell’arco di 16 o 24 ore. Il rilascio di nicotina per 24 ore di seguito ad alcune persone provoca insonnia, altre durante l’uso del cerotto soffrono di vertigini e irritazione della gola. In genere, i disturbi tendono a scomparire con il tempo. La cura deve durare preferibilmente 8 settimane.
  2. Gomme da masticare: Si mastica la gomma ogni volta che il desiderio di fumare è forte. Per fumatori leggeri può andare bene il dosaggio più basso (2 mg), per gli altri quello più alto (4 mg), ma la dose massima giornaliera non deve superare le 10/15 gomme. Attenzione: le gomme anti-fumo contengono sorbitolo, che se consumato in grandi quantità può avere un effetto lassativo. La cura deve durare almeno 4 settimane.
  3. Inalatore: È costituito da un bocchino, all’interno del quale è inserita una cartuccia impregnata di 10 mg. di nicotina e ogni giorno se ne possono utilizzare al massimo 12. La cura deve durare almeno 8 settimane, poi per altre due settimane bisogna ridurre la dose, e il trattamento non deve superare i 6 mesi.
  4. Compresse sottolinguali: Si tratta di pastiglie, che si sciolgono sotto la lingua, rilasciando 2 mg di nicotina che viene assorbita nell’arco di una ventina di minuti. La posologia massima è di 30 tavolette al giorno, la cura deve durare circa 12 settimane.
  5. La pillola antifumo: Quando gli altri trattamenti sono stati inefficaci, alcuni provano la pillola “antifumo”. È un farmaco a base di bupropione nato per combattere la depressione che si può comprare in farmacia solo con la ricetta medica. Il medicinale può provocare effetti secondari gravi, come convulsioni e reazioni allergiche, oltre a sonnolenza. La cura va seguita sotto controllo medico per 7/9 settimane.
  6. Senza nicotina: È in commercio anche un farmaco senza nicotina, a base di vareniclina, che esercita un effetto antagonista nei confronti della nicotina, controllando anche gli effetti dell’astinenza. Questa sostanza possiede un’affinità per i recettori 20 volte superiore a quella della nicotina, e per questo riduce progressivamente il piacere che si prova nel fumare. Sono compresse da assumere 2 volte al giorno per 3/6 mesi.