Uomini e Donne, paura per un ex tronista: “Non respiravo più”
Alessandro Zarino, ex tronista di Uomini e Donne, di recente ha rivelato di aver vissuto un’esperienza che gli ha davvero cambiato la vita. L’ex volto del dating show di Maria De Filippi, infatti, si è cimentato nella scalata dell’Everest ma ha rischiato la vita a causa della mancanza di ossigeno.
Nel 2019 Alessandro Zarino si è fatto conoscere dal pubblico come tronista di Uomini e Donne. La sua partecipazione al programma di Canale 5 aveva fatto molto discutere perché l’uomo aveva chiesto di far scendere nuove corteggiatrici e Veronica Burchielli, che pensava di essere scelta, aveva lasciato lo studio piuttosto adirata.
Zarino aveva allora deciso di scegliere lei che, però, non aveva accettato, diventando la tronista della successiva edizione. Nonostante la disastrosa esperienza l’uomo vanta un certo seguito sui social e proprio ai suoi amati fan ha di recente rivelato di aver vissuto una situazione davvero spaventosa.
Come ha rivelato ai microfoni di RTL 102.5, infatti, l’uomo ha deciso di scalare l’Everest ma, a 6 mila metri, qualcosa è andato storto.
Alessandro Zarino preoccupa i fan: inaspettato rivelazione
“A 6 mila metri ho avuto problemi: non respiravo più, mi hanno dato l’ossigeno”.
ha raccontato Zarino agli ascoltatori di RTL 102.5, sottolinenando come ancora oggi spesso non riesca a dormire la notte per via di quella esperienza che lo ha profondamente segnato.
“Ho deciso di mettermi alla prova partecipando a questo evento per la lotta ai cambiamenti climatici. Un’azienda che si occupa di abbigliamento eco-sostenibile ha organizzato questa sfilata. Io ero l’unico italiano tra i 12 partecipanti“.
ha aggiunto il giovane, rivelando che, alla fine, solo in sette sono ritornati alla base perché qualcuno ha mollato prima.
“A 6 mila metri ho avuto problemi: non respiravo più, mi hanno dato l’ossigeno. Poi il rischio di un arresto cardiaco. Sono intervenuti i medici che seguivano la scalata. Sono sceso subito“.
ha raccontato l’ex tronista, ancora provato dalle dormite al freddo e dalla minaccia degli animali selvatici.
“Nemmeno l’acqua avevamo a disposizione, soltanto quella dei ruscelli”.
ha continuato, rivelando che anche se ancora oggi alcune scene lo perseguitano l’emozione vissuta durante il percorso e alla fine dell’impresa è qualcosa di indimenticabile!