Sanremo 2023, Blanco rischia grosso: la denuncia del Codacons
La prima serata del 73esimmo Festival di Sanremo ha regalato tantissimi momenti unici. Uno dei più discussi è stato sicuramente quello dove Blanco ha letteralmente spaccato tutta la scenografia sul palco. Addirittura, pare che il comportamento del giovane cantante non resterà impunito…
Ieri sera Blanco si è esibito sul prestigioso palco dell‘Ariston insieme a Mahmood, con “Brividi” la canzone con la quale hanno vinto la scorsa edizione del Festival di Sanremo.
In seguito, il giovane cantante si è anche esibito con la sua nuova canzone “L’Isola della Rose”. Durante l’esibizione però, Blanco non riusciva a sentire la sua voce in cuffia…
Dopo aver provato più volte a spiegare il suo problema tecnico, ha deciso di posare il microfono ed improvvisare! Il cantante ha iniziato a spaccare la scenografia e a lanciare le rose che la componevano.
Inutile dire che il raptus di Blanco ha lasciato tutti senza parole! Amadeus incredulo ha provato ad ironizzare:
Ma che guaio hai combinato? Era dai tempi di Bugo e Morgan che non capitava una cosa del genere.
Mentre il cantante ha ammesso di essersi divertito ugualmente: “Mi sono divertito lo stesso”. In molti hanno condannato il gesto di Blanco giudicandolo irrispettoso ed esagerato…E proprio di recente è arrivato anche un comunicato del Codacons!
Il Codacons denuncia Blanco
Il Codacons dopo la scenata di Blanco ha deciso di denunciare il cantante e aprire un‘indagine sull’accaduto. Come riporta Davide Maggio il Codacons sarebbe intenzionato ad andare in fondo alla cosa e punire il ragazzo per il suo gesto:
Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati – spiega il Codacons – L’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.
Cosa succederà adesso? Non ci resta che aspettare e vedere…