Rocco Siffredi: il figlio non l’ha mai fatto
Rocco Siffredi è uno dei pornoattori più famosi non solo dell’Italia, ma di tutto il mondo; in una recente intervista per Vanity Fair ha parlato del suo nuovo libro intitolato “lessons”. Nella stessa intervista ha fatto una rivelazione sul figlio Lorenzo e sul suo modo di approcciarsi alla sessualità. Scopriamo cosa ha detto il re dell’eros italiano!
Rocco Siffredi non è solamente un attore che ha girato film a luci rosse, ma ormai è un vero e proprio personaggio pubblico con la sua influenza; qualche anno fa l’abbiamo visto anche nei panni di naufrago sull’Isola dei famosi, diventando anche molto apprezzato da chi non ha seguito molto il suo primo lavoro.
Nelle ultime ore sta diventando di dominio pubblico la sua intervista per Vanity Fair dove ha parlato del suo nuovo libro in uscita “Lessons” e e delle rivelazioni fatte su suo figlio Lorenzo Tano.
Sul grande di casa Tano, Rocco ha dichiarato con stupore che suo figlio non ha mai guardato i suoi film e che, nonostante stia da dieci anni con la sua ragazza, il suo approccio è stato molto distaccato dal lavoro del papà:
“Fanno dieci anni insieme adesso. Mi ha sconvolto perché non pensavo possibile esistesse qualcuno che potesse fare a meno di certi filmati. Ma ci sta: essendo mio figlio, è normale che abbia un approccio distaccato. Tutti gli altri guardano i miei video.
L’esperienza intima è fatta del rapporto con la persona con cui lo fai, è scambio di sentimenti, divertimento, comunicazione. Le ragazzine invece hanno l’ansia da prestazione. Va spiegato che anche i miei video non sono mica un manuale”.
Rocco Siffredi parla della sessualità
Rocco Siffredi è una persona che nella vita ha letteralmente provato di tutto, diventando una persona particolarmente avanguardista; nell’intervista per Vanity Fair ha parlato dell’Ungheria e della situazione che vige in quello stato, soprattutto riguardo la sessualità a causa del presidente Orban:
“Sta parlando dello stesso Orbán che a dicembre scorso ha espulso dal partito uno dei fondatori dopo che era stato sorpreso mentre si intratteneva con 24 uomini? Quindi be’, direi. Però in Italia è ancora più complicato fare il mio lavoro, con il Vaticano vicino. Anche se vedo ormai che, grazie ai social, nessun politico può più reprimere l’orientamento di nessuno”.
Il discorso della politica è virato poi sulla sessualità e sull’approccio molto più fluido che secondo l’attore troveremo nella società moderna, privo di etichette, ma un allsessuali, ossia tutte le sessualità in una sola persona:
“Sono stato anche con gli uomini, ho provato tutto. Anche rapporti omosessuali. Ma non è questa la cosa brutta, figuriamoci. […] Bisessuali secondo me non vuol dire nulla, in futuro saremo tutti Allsessuali. Le donne si organizzano da sole e vedono molti film con sole femmine, e il machismo è finito. Lo penso soprattutto dei ragazzi più giovani: decidono di andare con chi vogliono, a prescindere da quello che hanno sotto i vestiti”.
Dichiarazioni molto forti che, in un’epoca in cui le etichette sono sempre più visibili come enormi insegne al neon, rassicura un po’ tutti, soprattutto se arriva da un uomo simbolo dell’eterosessualità.