Morgan a Ballando con le stelle: Ecco perché ci sarò
Ad ottobre tornerà Milly Carlucci e il suo Ballando con le stelle, programma di punta dei palinsesti Rai. Dopo una frecciatina di Simona Ventura sulla partecipazione di Morgan alla prossima edizione, il musicista rompe il silenzio sulla questione.
Morgan sarà nel cast dei concorrenti della prossima edizione di Ballando con le stelle, che dal 16 ottobre tornerà ogni sabato in prima serata su Rai Uno, condotto, come sempre, da Milly Carlucci.
Ieri il cantautore e musicista ha affidato a Rolling Stone le sue parole per commentare la sua partecipazione allo show, spinto soprattutto a dare una risposta alla recente battuta di Simona Ventura sul suo conto.
Morgan a Ballando con le stelle: la battuta di Simona Ventura
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Negli scorsi giorni, quando si è diffusa la notizia della partecipazione di Morgan a Ballando con le stelle, una frecciatina di Simona Ventura indirizzata al musicista e cantautore non è passata inosservata:
“Mi piace, speriamo che arrivi alla fine. Sai com’è, con lui un giorno ti volti e non c’è più, ma Milly Carlucci sa il fatto suo. Voglio bene a Morgan, è il mio figlio più turbolento, sono felice per lui.””
A questa battuta sul suo conto, Morgan non ha voluto rimanere in silenzio, e ha deciso così di rispondere con un lungo discorso pubblicato da Rolling Stone.
Morgan: Perché sarò a Ballando con le stelle
Morgan ha affidato a Rolling Stone la sua lettera che inizia proprio con “Carissima Simona Ventura“, e prosegue rivolgendosi direttamente a lei.
Tuttavia il destinatario del testo è tutto il pubblico, dal momento che l’intenzione di Morgan è proprio quella di contestualizzare la sua presenza nello show di Milly Carlucci, e lo fa non risparmiandosi in nessun modo, ricorrendo alla franchezza che in molte situazioni ha dimostrato essergli propria:
“Non solo mi ritengo totalmente fuori dal mio contesto naturale, ma di essere inappropriato in quel ruolo. Però, quello che invece è appropriato, è che si tratta di lavoro. E io, che sono un uomo di cultura, con tre figlie, che ha voglia di vivere, che ha lavorato tanto ma vive una dimensione che prende il nome di “mobbing” sono costretto a farlo.
E lo sai meglio di me che io sono l’esempio di chi è vittima regolarmente questo reato compiuto dalla Rai, dalla discografia, dalla società, dalla stampa, dai tribunali, da tutto il mondo che mi circonda.”
Inoltre, il musicista e cantautore spiega anche di essere una risorsa per il programma, grazie alla sua profonda conoscenza della canzone italiana, ma che non viene riconosciuto nel suo talento:
“Non solo sto per andare a Ballando con le stelle, ma sono uno dei più grandi conoscitori della canzone italiana. Però quando si fa un programma su questo tema, la Rai non lo affida a me, ma a persone con meno competenze ed esperienza.
Ho fatto sette edizioni di X Factor vincendone cinque e trovandomi nel Guinnes dei primati perché sono il più grande talent scout del mondo. E io non dovrei fare la televisione? Non lavoro, così mi portano via la casa, mi pignorano i concerti, mi denunciano perché non pago alimenti alle figlie.”
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La lettera di Morgan è molto lunga ed elenca tutti i legami tra lui e la televisione che hanno potuto regalare al pubblico momenti di particolare spessore. In conclusione però, il musicista torna a rivolgersi a Simona Ventura:
“Cerca di essere seria e mia amica, pensando che a Ballando con le stelle farò imparare a parlare italiano alle persone, almeno. E poi magari qualche balletto riuscito potrei anche realizzarlo.
Ma soprattutto farò cultura, che è il mio ambito. Infatti, dove oggi mettono Stefano Bollani, Brunori Sas, Manuel Agnelli o Enrico Ruggeri, sono tutti posti che occupano al posto mio. Intanto io insegno all’università la storia della musica.
Credi mi faccia piacere fare il buffone? No, ma lo faccio perché ho ironia e poi voglio mantenere le mie figlie, che non hanno nessuna colpa, meritano di vivere al meglio perché sono figlie di una persona che nella vita eccelle.
Solo che l’Italia mobbizzatrice bigotta e arretrata continua a squalificarmi. Non farlo anche tu.”