Il Ministro Spadafora fa coming out in diretta
Vincenzo Spadafora, deputato M5S ospite in Che tempo che Fa, su Rai 3, fa coming out Per la prima volta si dichiara pubblicamente: commosso affronta il tema della sessualità che ha trattato anche nel suo libro “Senza riserve, in politica e nella vita”. E punta il dito contro la politica.
Ha scelto la trasmissione di Fabio Fazio, ‘Che tempo che fa’, Vincenzo Spadafora, ex ministro dei 5 Stelle per dichiarare la propria sessualità. Il pentastellato fa coming out a Rai Tre. Commosso, ha detto:
“Da domani forse sarò più felice perché più libero”.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ha detto il pentastellato.
Vincenzo Spadafora, chi è
Vincenzo Spadafora è nato ad Afragola (Napoli) il 12 marzo 1974. In passato ha lavorato nella segreteria dei Verdi di Alfonso Pecoraro Scanio ed è stato capo di quella di Francesco Rutelli al ministero dei Beni Culturali. Garante per l’Infanzia e presidente di Unicef Italia, Spadafora è un sostenitore dei diritti Lgbt e della lotta all’omofobia.
Nel 2018 si è candidato alle elezioni politiche con il Movimento 5 Stelle ed è stato eletto alla Camera. Nel primo governo Conte, Spadafora ha ricoperto l’incarico di sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Pari opportunità e ai Giovani, entrando spesso in contrasto con il ministro leghista per la Famiglia Lorenzo Fontana. Nel 2019 la nomina come ministro dei Giovani e dello Sport nel secondo esecutivo Conte.
Vincenzo Spadafora fa coming out da Fabio Fazio
Vincenzo Spadafora fa coming out in tv e si commuove. Un lungo applauso in studio, e poi ecco che il pentastellato affronta l’argomento spiegando le due motivazioni che lo hanno portato a fare tale rivelazione: una è politica e l’altra religiosa:
“Una ragione è molto politica, per testimoniare il mio impegno politico, per tutti quelli che tutti i giorni combattono per i propri diritti e hanno meno possibilità di farlo rispetto a quante ne ho io grazie al mio ruolo. Ma anche una testimonianza di tipo religioso, io sono un cattolico che crede molto nella propria fede, può sembrare in contraddizione ma non lo è affatto”.
Spadafora: “In politica l’omosessualità usata per ferire”
L’ex ministro ha voluto affrontare l’argomento della omosessualità a 360 gradi. Spadafora ha sottolineato il fatto che l’omosessualità in politica viene usata per ferire:
“In politica l’omosessualità viene usata anche per ferire, per colpire l’avversario, con un brusio che io stasera volevo spegnere. Spero di essere considerato per quel che faccio, per quel che sono, e da domani forse sarò più felice perché mi sentirò più libero. Penso che la vita privata delle persone debba rimanere tale, ma penso anche chi ha un ruolo pubblico, un ruolo politico, abbia qualche responsabilità in più.
Spadafora sul M5S: “Scissione? Il pericolo esiste”
Il pentastellato parlando della politica ha spiegato che il rischio di scissione nel Movimento Cinque stelle esiste e Conte per evitarlo deve coinvolgere tutti e decidere tutti insieme la linea da seguire:
“C’è un clima di dialettica molto forte, io lavoro affinché ciò non avvenga. Per evitarlo, Conte non interpreti la sua leadership in modo solitario o con il suo ristretto gruppo, coinvolga tutti. Attorno a Conte bisogna costruire un progetto. Mi chiedo cosa diremo per convincere la prossima volta a votarci, non basta un leader o dei nomi, ma serve un progetto serio”.
“Spero che Conte voglia convocare i gruppi: penso che siano finiti i tempi in cui queste cose si decidevano altrove, queste cose si decidono insieme. Dal Movimento 5 stelle può uscire la linea politica che chiede a Draghi di restare a fare il presidente del Consiglio e per il bene del Paese”.