Esami: quando farli e quali fare

Ilaria Bucataio
  • Dott. in Scienze della comunicazione
28/01/2021

Prendersi cura del proprio corpo significa, innanzitutto, fare attenzione alla salute: una buona attività di prevenzione può evitare l’insorgere di patologie gravi e può aiutare a tenere sotto controllo quelle croniche. Quali sono gli esami che vanno fatti con regolarità, e cosa cambia con l’avanzare dell’età?  

Progetto senza titolo – 2021-01-27T210924.401

Prendersi cura di sé stessi significa prima di tutto fare attenzione alla propria salute, non solo attraverso sani comportamenti che possono essere attuati quotidianamente, dall’alimentazione all’attività fisica, ma anche attraverso controlli di routine che devono essere eseguiti con maggiore frequenza con l’avanzare dell’età. Controllarsi periodicamente aiuta infatti a prevenire alcune patologie, ad individuare possibili fattori di rischio, o, in alcuni casi, ad accorgersi in tempo dell’insorgere di una malattia.

L’esame del sangue è quello più immediato e a cui ci si sottopone forse più spesso: consente di verificare in quale quantità, rispetto a dei parametri di riferimento, sono presenti sostanze come il colesterolo, i trigliceridi, il glucosio, utili anche per comprendere lo stato degli organi interni, come fegato e reni.

Altri controlli di routine sono l’esame delle urine e delle feci, che oltre ad evidenziare il funzionamento dell’apparato urinario e intestinale possono segnalare l’insorgere di altre patologie; così come un controllo periodico deve essere fatto per quando riguarda la salute dei denti, sia dal dentista sia dall’ortodontista. Per i più giovani, non va dimenticata la visita dall’oculista: per i più piccoli per correggere difetti della vista e per gli adulti per verificare l’emergere di problematiche legate all’età.

Test di screening

Progetto senza titolo – 2021-01-27T211312.563

Oltre ai controlli di routine, vanno poi menzionati i test di screening, quegli esami fatti per individuare nello specifico una determinata malattia: non vanno eseguiti perché ci sono dei sintomi, ma, ad esempio, sono importanti per quanti sono risultano particolarmente a rischio, per fattori ereditari, di genetica o derivanti da altre patologie.

A partire dal controllo dei nei, da effettuare ogni 2-3 anni, ce ne sono di molto importanti, da non dimenticare. Per le donne, vanno sempre ricordati mammografia, da fare ogni 2 anni per le donne che hanno superato i 50 anni, e dopo i 70 una volta all’anno e il pap-test, a partire già dai 25 anni, da eseguire ogni 3 anni, per la prevenzione del tumore alla cervice uterina.

Importante anche il test di screening per prevenire il tumore del colon, da effettuare ogni 2 anni dopo i 50 anni: è proprio in corrispondenza di quest’età, infatti, che la malattia risulta avere una maggiore incidenza.

Infine, tra i controlli periodici, non va dimenticata anche l’importanza della misurazione della pressione arteriosa, fin dai 18 anni d’età, per cercare di individuare la presenza di pressione alta, causa di molte patologie cardiovascolari che si posso presentare poi andando avanti con gli anni.