È morto Franco Gatti, il ”baffo” dei Ricchi e Poveri
Si è spento all’età di 80 anni Franco Gatti, uno dei componenti dello storico gruppo che ha segnato la storia della musica leggera italiana, i Ricchi e Poveri.
È appena giunta la notizia della morte di Franco Gatti, che si è spento all’età di 80 anni a Genova. A comunicarlo ad Ansa la famiglia con i componenti dello storico gruppo musicale italiano Ricchi e Poveri di cui Franco Gatti ha fatto parte fin dagli inizi.
Nati artisticamente nel 1968, i Ricchi e Poveri sono tra i gruppi italiani con il maggior numero di dischi venduti. I loro brani hanno lasciato il segno e vengono tutt’ora apprezzati e arrangiati, da Sarà perché ti amo, a Questo Amore, La prima Cosa Bella, Se m’innamoro, solo per dirne alcuni.
E la voce del “baffo” dei Ricchi e Poveri si ritrova in tutti i brani registrati dall’amato gruppo, che saluta incredulo uno degli storici componenti:
Oggi va via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco.
Hanno scritto su Twitter dal profilo ufficiale i colleghi di Franco Gatti, al quale tanti altri amici del mondo dello spettacolo e non hanno dedicato un pensiero oggi, stringendosi nel dolore con i cari del cantante.
L’Italia piange Franco Gatti
Sempre stati “Ricchi di idee, ma poveri di soldi” come amava spiegare Franco Califano per giustificare il nome del gruppo che oggi saluta uno degli storici componenti. E Franco Gatti ha vissuto allora una vita ricca, ricca di idee, successi e soddisfazioni, ma anche piena di difficili sfide, e dolori. Come purtroppo l’improvvisa morte del figlio di soli 23 anni.
Ma come cantavano i Ricchi e Poveri “Che sarà? Che sarà della mia vita chi lo sa?” non è possibile prevedere cosa accadrà, ma la vita prende forma ed è giusto lasciarla essere e dunque “sarà”.
Certo però la scomparsa di qualcuno non è mai facile da accettare, ma è possibile ricordare e celebrare la vita di una persona che è riuscita ad arricchire e arricchirsi. Così, in tantissimi hanno dedicato parole a Franco Gatti:
Che dispiacere la morte di #francogatti dei @iricchiepoveri. Come se fosse mancata una persona vicina… Questi gruppi non solo fanno parte del nostro patrimonio musicale, ma fanno parte del DNA del nostro paese.
Ha scritto la conduttrice Simona Ventura esprimendo in poche parole quanto le figure di Gatti e degli altri componenti del gruppo italiano, da “il bondo” Angelo Sotgiu, a “la brunetta” Angela Brambati e “la bionda” Marina Occhiena abbiano segnato la storia della musica e della società italiana.
I Ricchi e Poveri poi si separarono, ma non davvero del tutto. E in occasione di una storica reunion, lo stesso Franco Gatti aveva detto:
Ritrovarsi è un po’ come ringiovanire. Il gruppo l’ho sempre avuto nel cuore. Siamo partiti in 4 e ora ci ricongiungiamo. Chiamatemi romantico, ma questo momento è un compimento della vita.