Cyber sex: chi lo pratica maggiormente?

Vito Girelli
  • Dott. in Comunicazione pubblica, digitale e d'impresa
12/03/2021

Il Cyber sex è un modo per custodire alcune paure, al riparo dalla vita reale: dalla paura del contatto fisico, a problemi relazionali, uomini e donne ne sono coinvolti allo stesso modo; gli esperti ritengono che questa tendenza possa solo crescere esponenzialmente nei prossimi anni.

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La spiegazione più comune per IL ricorso al sesso virtuale è la paura del contatto fisico e reale che vivono alcune persone, la difficoltà a relazionarsi con il prossimo.

Lo psicologo Federico Tonioni, coordinatore dell’ambulatorio presso il Policlinico Gemelli di Roma che si occupa di dipendenza da Internet, riferendosi alla tipologia dei pazienti in cura  afferma che:

“Non è Internet che li ha fatti ammalare. Sono tutti pazienti con personalità schizoidi che tendono all’isolamento. Hanno difficoltà nella comunicazione non verbale, non tollerano di arrossire. Hanno difficoltà a guardarti negli occhi. Con Internet hai delle sensazioni, ma non ti puoi emozionare e puoi nascondere il linguaggio del corpo attraverso uno schermo. Si arrossisce perché non si ha il controllo dell’altro. Il rossore ci mette a nudo”.

Per questo motivo, soggetti del genere tendono ad allontanarsi dalla vita reale preferendo sempre di più i rapporti virtuali con il pericolo di dissociarsi completamente dalla realtà.

Gli stessi ricercatori del gruppo di Marcus Squirell fanno notare, però, che anche individui con una vita amorosa e sessuale apparentemente soddisfacente praticano il cyber sex.

Perché si sta diffondendo il cyber sex?

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Il perché della diffusione di questa pratica anche tra individui che sembrano avere uno stabile e appagante vissuto erotico lo spiega la dott.ssa Marinella Cozzolino, Presidente dell’Associazione Italiana Sessuologia Clinica (AISC www.sessuologiaclinica.net) che afferma: “ Il sesso virtuale, risolve la colpa, il peccato. L’uomo ( e da qualche tempo anche la donna) cerca da sempre un ‘altrove”.

Malgrado una vita sessuale soddisfacente si ha spesso bisogno di provare desiderio, tensione erotica, trasgressione che il partner, proprio in virtù della stabilità che ci lega, non può darci. Lo dice bene anche Umberto Galimberti in ‘Le cose dell’amore’: “Gli uomini sono scissi tra due bisogni, il desiderio e la casa”. Sono due cose diverse impossibili da trovare nella stessa situazione. Il sesso virtuale ci permette di desiderare, ci concede il mistero dello sconosciuto, la trasgressione, ma ci evita la sensazione di colpa e di peccato tipica del tradimento.”

Anche se il fenomeno coinvolge sia donne che uomini, al femminile  i rapporti sul web si sviluppano in una dimensione più sentimentale e affettiva. Le donne, infatti, cercano più comunicazione e complicità emotiva rispetto agli uomini.

A conferma di questa tendenza femminile da uno studio sulla cybersex addiction realizzato in internet point di tutta Italia: “È emerso che il 4% degli intervistati è dipendente dalle chat mentre il 6% dal porno online”

Ci spiega così Giuseppe Lavenia, responsabile dell’area ‘Nuove Dipendenze’ del Centro Studi e Ricerche Nostos che ha condotto la ricerca. L’approccio più relazionale delle donne  fa sì che quest’ultime siano più attratte dalle chat a sfondo sessuale mentre gli uomini sono maggiormente interessati a materiale hard e siti porno.