Belen Rodriguez a Le Iene parla del suo Revenge P**n
- Laureata in Scienze della Comunicazione digitale e d’impresa
- Responsabile di redazione
Belen Rodriguez, ieri sera, durante l’ultima puntata de Le Iene si è nuovamente esposta su un tema molto delicato: il revenge po*n. Dopo aver mandato il servizio di una vittima, la showgirl ha voluto mandare i suoi più sinceri saluti alla ragazza…
Durante l’ultima puntata de Le Iene, tra i tanto temi affronti si è tornati a parlare di revenge po*n. In particolare, il programma d’inchiesta ha lanciato un servizio che racconta la storia della giovane Pamela.
La ragazza si era innamorata di una donna di 25 anni più grande di lei; Pamela rivela di essersi sentita amata e protetta:
Ero legata a lei in senso più profondo ero felice […] ho sentito un senso di pienezza.
Proprio per questo motivo, quando lei le ha chiesto di girare un video hot insieme Pamela si è fidata, certa che quel contenuto sarebbe stato solo loro! Purtroppo però non è stato così!
Circa 10 giorni dopo un amico di Pamela l’ha contattata per avvertirla che su Onlyfans era stato caricato un video con lei in anteprima. La ragazza è quindi, è caduta nella disperazione più totale, si sentiva tradita, usata e soprattutto provava vergogna per il reato di cui era stata vittima!
Dopo il servizio, Belen ha voluto esprimere tutta la solidarietà nei confronti di Pamela rivelando di aver affrontato lo stesso dolore!
Belen Rodriguez ricorda il revenge p**n
Finito il servizio, tornato il collegamento con lo studio, Belen ha voluto mandare un saluto ed esprimere la sua solidarietà alla giovane Pamela:
Permettetemi di mandare un grande braccio a Pamela, purtroppo so benissimo come ci si sente. Ma Avere fiducia negli altri non è mai una colpa, e speriamo che questa situazione si risolva presto.
Belen infatti sa esattamente come ci si sente ad essere vittima di questo reato; conosce la vergogna e la disperazione che si prova, ma proprio essendo anche lei vittima di revenge p**n, si sente di incoraggiare tutte le vittime non solo a denunciare, ma anche ad andare avanti perché non c’è nulla di cui vergognarsi!
E voi cosa ne pensate?
