Beatrice Valli: polemiche per i prezzi della sua linea

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design
03/09/2021

Di recente Beatrice Valli, popolare influencer che ha trovato il successo dopo aver partecipato a Uomini e Donne, ha lanciato il suo marchio per bambini, Whatevs. La donna aveva presentato il progetto come un brand accessibile a tutti ma, in realtà, le cose non stanno proprio così…

Beatrice-Valli

Beatrice Valli finisce spesso al centro della polemica e anche di recente intorno a lei si è alzato un enorme polverone. La causa? La linea di abbigliamento per bambini lanciata di recente dalla donna, i cui prezzi hanno fatto storcere il naso a molti.

Solo qualche giorno fa, infatti, la futura moglie di Marco Fantini ha messo online i pezzi del suo brand ma, subito, è stata attaccata per il listino prezzi proposto.

Beatrice Valli accusata: prezzi da capogiro

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108 euro per un completo (55 euro la felpa, 53 euro i pantaloni), quasi 100 euro per una giacca in denim e circa 35 per delle semplici t-shirt. Sono questi i prezzi dei capi che fanno parte di Whatevs, la linea lanciata in questi giorni da Beatrice Valli.

Tra le prime a far notare i prezzi troppo alti del brand c’è stata Deinira Marzano, che con grande schiettezza ha puntato il dito contro l’influencer, accusandola di “sfruttare” i suoi seguaci.

Per quanto il design sia innovativo e i materiali sicuramente di qualità, infatti, c’è anche la questione legata al fatto che quando si parla di abbigliamento da bambino la durata dei capi è legata alla crescita propria del bimbo stesso e, quindi, non durerà per diverso tempo, come invece succede per le t-shirt o i pantaloni degli adulti.

Beatrice ha cercato di giustificarsi spiegando che le sue creazioni sono molto versatili, aggiungendo che un pantalone può essere trasformato in un turbante ma il pubblico non è stato convinto dalla sue parole, anzi…

“Peccato però, aveva detto che i prezzi sarebbero stati accessibili a tutti

hanno infatti fatto notare in molti, mentre qualcuno si è invece concentrato sullo stile dei capi che, a quanto pare, somigliano a dei pigiami.

E voi cosa ne pensate?