Uomo sposato con figli: come gestire il rapporto con i suoi figli?

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

Con la consulenza della prof.ssa Maria Rita Parsi, psicologa, psicoterapeuta, saggista, docente di Psicologia e fondatrice di Movimento Bambino scopriamo qualche consiglio per affrontare il rapporto con i figli del nostro partner!

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Il concetto di famiglia oggi è molto cambiato, si è modificato e trasformato. E così, accanto a quella tradizionale formata da mamma, papà, uno o più figli, sono sempre più numerose le cosiddette “famiglie allargate” con i genitori che decidono di rifarsi una vita accanto a un nuovo partner che magari, a sua volta, ha già dei figli.

Come gestire questo nuovo e delicato modello di vita familiare? Quali errori bisogna evitare per non alimentare tensioni e gelosie? E, ancora, come devono comportarsi i nuovi compagni/e con i figli del proprio partner? Possono diventare figure sostitutive del papà o della mamma?

Per queste e per altre risposte più Sani più Belli ha chiesto il parere alla prof.ssa Maria Rita Parsi. Che ci dice subito:

“Quando una coppia si separa, la cosa più importante è la bi-genitorialità, ossia restare comunque genitori presenti con i propri figli, nonostante la separazione. Solo l’amore costante può aiutarli a superare questo doloroso evento. Perché, è inutile negarlo, i figli soffrono molto nel vedere la mamma e il papà che non stanno più insieme. La loro sofferenza va affrontata, compresa e rispettata”.

2+2” non fa quattro!

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Guai a fare i sostituti del papà o della mamma! I genitori non possono essere sostituiti nel cuore dei figli. Il compagno/a della mamma o del papà ha un compito delicato da rispettare.

Prima di tutto deve mantenere un ruolo equilibrato con i figli dell’altro/a, essere presente senza intervenire troppo severamente o, al contrario, essere troppo accondiscendente per conquistarsi l’affetto del bambino.

Il piccolo all’inizio sarà diffidente. Poi, col passare del tempo, approverà e accetterà la nuova presenza purché quest’ultima abbia la discrezione di lasciare lo spazio reale al papà o alla mamma.

Ti presento un “amico”

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Meglio presentare i nuovi partner come amici o, invece, dire subito la verità? È bene essere sempre sinceri con i propri figli. La verità va detta, sempre e comunque e, se non si riesce a parlarne da soli, si può ricorrere all’aiuto di persone competenti (psicoterapeuti, assistenti sociali, ecc…).

Una volta che i figli hanno elaborato il lutto della separazione, si sono tranquillizzati sul fatto che non perdono l’affetto dei rispettivi genitori, presentare il nuovo compagno della mamma o la nuova compagna del papà può essere un fatto naturale.

Qual è il modo migliore? Per creare meno imbarazzo, la prima volta la conoscenza può essere fatta in un contesto più ampio, un pranzo o una cena insieme ad altre persone dicendo ai propri figli frasi tipo: “sai, quella persona mi è molto simpatica” oppure “è una persona alla quale mamma o papà tiene molto…”.

Ma, è importante, tutto questo deve avvenire gradatamente, per non generare disagi nei propri figli.