Sesso: come spiegarlo ai propri figli
Con la collaborazione della dott.ssa Laura Rivolta, psicologa e psicoterapeuta specializzata in sessuologia clinica e in terapia sistemica relazionale, oggi parliamo di sesso e di come spiegarlo ai più piccoli. Come rompere, insomma, questo famoso tabù?
Quanto imbarazzo nel rispondere alla fatidica domanda: “mamma come nascono i bambini”? Eppure è inevitabile, perché questa curiosità accompagna la vita di ognuno, fin da piccoli. I bambini si chiedono come mai le donne hanno il pancione o come sono venuti al mondo, mentre gli adolescenti si trovano alle prese con la scoperta della propria sessualità. Chi prima chi dopo, ogni genitore dovrà affrontare la problematica sesso con il proprio figlio.
Ma come evitare l’imbarazzo e trattare l’argomento nella maniera più giusta ed educativa? Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Laura Rivolta, la quale ha affermato in primo luogo, che
“è opportuno fornire spiegazioni, utilizzando espressioni adeguate a patto che siano comprensibili e pertinenti all’età anagrafica del bambino.
È fondamentale che il linguaggio ed i vocaboli adottati per il piccolo, siano appropriati e in tal caso la metafora del mondo animale è sempre valida, supportata da esempi concreti e visibili come la nascita del cucciolo del cagnolino, proprio o del vicino, che è stato partorito dalla sua mamma”.
C’è un’età “giusta” per iniziare a parlare di sesso ad un bambino?
“Non esiste una età specifica; è importante assecondare la curiosità del bimbo, ma è bene ricordarsi che il suo silenzio è spesso da leggere come inibizione. L’educazione sessuale è un processo continuo che deve iniziare anche in età prescolare”.
Come si fa a spiegare ad un bambino, che vede una donna con il pancione, che “dentro” c’è un bambino?
“I modi possono essere diversi. Meglio non entrare in dettagli troppo tecnici che un bimbo piccolo non comprenderebbe, ma è anche bene evitare elucubrazioni di mera fantasia, quali cavoli e farfalle. Ad esempio si può dire, con semplicità e naturalezza, che nel pancione di quella donna c’è un bebè che aspetta di nascere, che il papà di quel bambino ha messo un semino e la mamma l’ha accolto in un ovetto.
Poi quel seme è cresciuto ed è diventato un bambino tanto desiderato e amato. L’importante è far capire, con parole semplici che la nascita così come il concepimento, non è un atto meccanico ma rappresenta un gesto di grande amore. La spiegazione di “come” il neonato uscirà dalla pancia della mamma, dipenderà dalla età del bambino: se è molto piccolo, non è il caso di perdersi in dettagli mentre se è più grandicello si potrà utilizzare un lessico più preciso e tecnico, spiegando che il neonato passa attraverso la vagina, un muscolo capace di dilatarsi, e che per la mamma sarà un po’ doloroso ma dopo, quella fatica, sarà ripagata dalla gioia di abbracciare e tenere tra le braccia il suo piccino”.
Come ci si comporta con i figli davanti alla TV, con migliaia di pubblicità esplicite e programmi ai limiti della censura?
“Le immagini sul sesso ormai, sono esplicite e molto frequenti. Spesso il genitore, vive questo eccesso di esposizione con imbarazzo e paura. Molti decidono di cambiare canale, anche in modo repentino; altri fanno finta di niente o cercano di distrarre il figlio. L’atteggiamento migliore invece, è quello di cogliere l’occasione per parlare con serenità dell’argomento. Il dialogo e la disponibilità emotiva di comunicare a tutto tondo con i propri figli, rappresenta una condizione essenziale per favorire la loro crescita ed il genitore, in quanto adulto, può filtrare nel modo più opportuno ciò che viene rappresentato».