Pidocchi: cosa sono e come si trasmettono

I pidocchi sono l’incubo di tutte le mamma e bambini; fastidiosi e difficili da debellare, continuano a creare non poco problemi. Scopriamo insieme qualcosa in più su questi fastidiosi parassiti.

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Aggressivi, tenaci e recidivi sono tornati alla carica, tanto che sono ormai l’incubo di mamme e bambini. Stiamo parlando dei pidocchi che, generalmente, provocano intenso prurito altre volte non danno alcun segnale della loro presenza. Attenzione a non sbagliare mosse: meglio attivare subito le strategie giuste per evitare il contagio e debellarli.

Pidocchi: diffusione e contagi

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I pidocchi sono di colore grigio-bruno e si vedono con difficoltà perché solitamente si confondono con il colore dei capelli. Insieme alle loro uova, le lendini, si annidano più facilmente sulla nuca, sulle tempie e dietro le orecchie. Si nutrono di sangue e, se allontanati dal cuoio capelluto, sopravvivono al massimo 2-3 giorni. Il sintomo più caratteristico, ma non sempre presente, è il prurito al cuoio capelluto.

Oggi bambini e ragazzi hanno moltissime occasioni per socializzare, dalla scuola alla palestra, agli oratori e il contagio avviene tramite contatto diretto con una persona infestata o indiretto attraverso lo scambio di pettini, spazzole, fermagli, cerchietti. Anche i capi di vestiario, come berretti e sciarpe, possono veicolare il passaggio dei pidocchi da un ospite all’altro.