Obesità infantile: cause e soluzioni

Arianna Preciballe
  • Appassionata di Gossip e Tv
  • Laureata presso il NID - Nuovo Istituto Design

Non so più che fare! Non mi ascolta! Non ho coraggio di togliergli il cibo quando ha fame! Chi deve combattere con un bambino in sovrappeso, spesso si scoraggia e crede di non poter fare altro che farlo seguire da un dietologo o da un nutrizionista esperto. E se provassimo a vedere il problema e la soluzione da un altro punto di vista? Uno studio può aiutarci a capire cosa fare.

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Chi ha già provato a privare un bambino della libertà di mangiare ciò che vuole, sa quanti capricci e proteste deve aspettarsi. Per tanti genitori è una situazione molto stressante, che si aggiunge all’ansia di vedere il proprio figlio ingrassare e non avere controllo per quanto riguarda il cibo.

Obesità infantile: non dipende solo dal cibo

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I ricercatori del Massachusetts General Hospital hanno eseguito uno studio per dimostrare che:

“incoraggiando i genitori a modificare il proprio stile di vita e le piccole abitudini dei loro bambini, si combatte l’obesità “,

spiega Jess Haines a capo dell’indagine.

La ricerca, pubblicata su Jama Pediatrics, è stata condotta su 121 famiglie con figli dai 2 ai 5 anni, divise in due gruppi e monitorate per 6 mesi. Al primo gruppo gli studiosi hanno dato indicazione di mangiare il più possibile tutti insieme e con la tv spenta. Dovevano inoltre assicurare un adeguato riposo ai bambini e rimuovere il televisore dalle loro stanze da letto.

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I piccoli hanno anche ricevuto giocattoli, pennarelli e un libro di fiabe da leggere prima di andare a letto, meglio se insieme a un genitore. Al secondo gruppo non sono state fornite indicazioni di alcun tipo e nessuno dei volontari sapeva che lo studio era mirato a monitorare il peso dei bambini.

Al termine dell’osservazione sperimentale, l’indice di massa corporea dei bambini del primo gruppo era sceso in media dello 0,18%, mentre quello del secondo gruppo era salito dello 0,21%. Dallo studio quindi, è emerso come spesso i bambini non si rendano conto del cibo che assumono, perché sono distratti e assuefatti dalla troppa tv o perché non hanno alternative per annullare il senso di noia o di solitudine.

Oltre a togliere il televisore dalla loro camera quindi, sarà essenziale che non mangino da soli. Passare più tempo con loro, coinvolgendoli in attività creative, li distoglierà dal pensare al cibo. La presenza di persone realmente interessate ai loro progetti, li “sazierà” emotivamente, facendo passare il cibo in secondo piano.

I bambini acquisiscono lo stile alimentare dei genitori

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Le raccomandazioni dei medici alle famiglie riguardano principalmente il sonno. Far dormire i piccoli almeno 10/11 ore per notte, quindi cenare a un orario adeguato e il più regolare possibile. Il pasto dovrà contenere moderate quantità di carboidrati, perché durante il riposo non vengono utilizzati e l’organismo li “deposita”.

Altra regola, essenziale anche per gli adulti, evitare spuntini notturni. Quello che si può fare per aiutare il bambino a non sovralimentarsi, è limitare la presenza di tentazioni nella dispensa. Via i cibi troppo grassi, con troppi zuccheri e di cattiva qualità. Cucinarne insieme alcuni sani, potrebbe essere una buona occasione per divertirsi insieme.

Limitare il consumo di succhi di frutta, non comprare bevande gassate e far consumare ai piccoli cibi di tipo ‘fast-food’ solo molto sporadicamente.

Oltre a creare situazioni in cui muoversi più del solito, come passeggiate anche di pochi minuti, andare a piedi invece che usare l’auto quando si può e magari giocare insieme all’aperto, si può agire sull’autostima del bambino. Bisogna evitare di fargli vivere la condizione di sovrappeso come una colpa; va invece progettato insieme un nuovo stile di vita come fosse un bel gioco.