Bambini: il ruolo del padre nella crescita
Con la consulenza della Dr.ssa Milena Martin – psicologa psicoterapeuta ad indirizzo psicosomatico – parliamo di come l’amore di un padre può influenzare la personalità e lo sviluppo di un bambino.
La relazione tra padre e figlio e la sua importanza a lungo termine stata oggetto di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Americana Science Daily lo studio effettuato dal Centro Ronald e Nancy Rohner dell’Università del Connecticut.
La ricerca ha dimostrato che l’amore di un padre contribuisce nello sviluppo di un bambino almeno quanto quello della madre.
“Nel nostro mezzo secolo di ricerca internazionale, non abbiamo trovato nessuna altra classe di esperienza che ha un effetto più forte e coerente in materia di personalità e sviluppo della personalità come l’esperienza di rifiuto, soprattutto da parte dei genitori durante l’infanzia i bambini e gli adulti – indipendentemente dalle differenze di razza, cultura e sesso – tendono a rispondere esattamente allo stesso modo quando percepiscono di essere respinti dalle loro figure di riferimento”.
dice Ronald Rohner.
Dr. ssa Martin, potrebbe chiarirci il termine rifiuto?
“Il rifiuto del figlio/a da parte del padre non permette il raggiungimento dell’equilibrio relazionale necessario per la crescita. Molto spesso accade che il figlio che si sente rifiutato si “attacchi” oltremodo all’altro genitore sviluppando, talvolta, blocchi nella crescita, difficoltà evolutive e somatizzazioni. La presenza del padre in condivisione con la madre aiuta il piccolo a sperimentare i diversi modelli di relazione e di amore”.
Consigli per il papà:
- aiutate la mamma del vostro bambino nella gestione del piccolo, creerà complicità stemperando le tensioni
- non sentitevi esclusi, fate parte del “gruppo”
- assumetevi la vostra parte di responsabilità: dal cambio pannolino alla sua educazione
- siate fieri dei vostri bambini e delle loro conquiste, li stimolerà a raggiungere nuove mete
- siate coinvolgenti, date qualità al tempo che trascorrete insieme
- usate l’istinto, abbiate fiducia nelle vostre “intuizioni”
Cosa accade ai figli “rifiutati”
Dai risultati di 36 studi provenienti da tutto il mondo, per i quali sono stati coinvolti più di 10.000 partecipanti, è emerso che: in risposta al rifiuto da parte dei genitori, i bambini tendono a sentirsi più ansiosi e insicuri, così come più ostili e aggressivi verso altri.
Il dolore del rifiuto – in particolare quando si verifica durante l’infanzia – tende a protrarsi in età adulta, rendendo spesso difficile la formazione di relazioni sicure e di fiducia con i partner.
Rohner, inoltre, sostiene che nel decennio di ricerca in psicologia e delle neuroscienze si è rilevato che: le parti del cervello che vengono attivate quando le persone si sentono respinte sono le stesse che si attivano quando si ha un dolore fisico.
“A differenza del dolore fisico, tuttavia, le persone possono psicologicamente rivivere il dolore emotivo del rifiuto più e più volte per anni”
dice Rohner.
Scopriamo allora che il coinvolgimento dei padri nella cura dei figli e la loro entrata in scena nella vita del piccolo – già dai primi istanti della sua vita – ha una valenza pedagogicamente decisiva nell’educazione e nella formazione del bimbo.
I neonati con un papà presente saranno bambini non impauriti dalle novità, saranno adolescenti socievoli e sicuri di se, saranno uomini sereni, tolleranti ed aperti agli altri.