Gravidanza: i benefici della bioginnastica

Durante il periodo della gravidanza per riuscire a mantenersi in forma le future mamma possono ricorrere alla bioginnastica. Ma in cosa consiste questa pratica? Scopriamolo insieme!

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Nel corso della gravidanza il corpo deve affrontare cambiamenti molto profondi, che spesso sono fonte di gioia, ma qualche volta procurano disagi fisici e psicologici. Il più delle volte però basta saper cogliere i segnali che l’organismo lancia per ovviare a disturbi derivanti da squilibri della postura e alterazioni fisiologiche.

La bioginnastica insegna proprio questo: ascoltare il proprio corpo per comprenderne i cambiamenti e prepararlo a eventi importanti, come una gravidanza per esempio. Ideata da Stefania Tronconi, che la propone come “metodo divertente basato su esercizi fisioterapici con forte valenza educativa, con funzione di cura e prevenzione”: quasi una ginnastica posturale preventiva da svolgere in gravidanza e nella fase postparto, ma non solo.

Durante la gravidanza

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La bioginnastica unisce tecniche occidentali e orientali, rielaborandole in un metodo che permette di considerare te stessa come un’unità di corpo e mente, eliminando tensioni fisiche e psichiche, stress, irrigidimenti che causano alterazioni nella circolazione energetica che a lungo termine diventano fonte di disagio e di algie muscolari persistenti.

Attraverso un lavoro di percezione consapevole, decontrazione, allungamento globale e tonificazione isometrica, la bioginnastica promette di riportare il tuo corpo nella condizione di una gravidanza fisiologica, dove tutto esprime la gioia dell’attesa. Equilibrio e benessere possono essere raggiunti con movimenti non pericolosi per il feto, eliminando molte cause di dolori alla schiena (cervicalgie, lombalgie, sciatalgie) posture errate della colonna (ipercifosi, iperlordosi, rettilineizzazione cervicale) e alterazioni fisiologiche (gonfiori agli arti inferiori, ritenzione idrica, cattiva circolazione).

Una ginnastica utile per tutti

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La prima fase di ogni lezione è tutta dedicata all’ascolto e alla percezione corporea, proprio come insegna Françoise Mésières, guru della fisioterapia e inventrice del famoso metodo per stare bene imparando prima di tutto a conoscersi attraverso il movimento e l’ascolto.

La seconda fase è invece dedicata alla decontrazione, che si raggiunge aiutandosi con palle, palline oppure tubi di gommapiuma. Poi c’è il momento dell’allungamento, in cui i muscoli sono trattati nel loro insieme anziché in modo settoriale come si usa nello stretching tradizionale.

Infine, è la volta della riprogrammazione posturale, una tecnica che permette di eliminare, grazie alla consapevolezza corporea fin qui acquisita, quelle rigidità che altrimenti indurrebbero movimenti non proprio fisiologici. Ogni lezione si conclude con movimenti da fare in coppia, molto utili per liberarti delle tensioni psichiche residue creando spirito di gruppo tra i partecipanti alla lezione.