Genitori separati: condividere le regole aiuta i figli

Quando una coppia si separa in modo consensuale e senza strascichi aggressivi, le regole vengono vagliate e condivise tenendo davvero al centro l’interesse dei figli e le loro esigenze. Vediamo perché questo è di fondamentale importanza.

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Purtroppo, in molte coppie che si lasciano, il clima che si instaura fra gli ex coniugi è carico di sentimenti alle volte violentemente aggressivi e rivendicativi. In questi casi le esigenze dei figli vengono portate come armi in battaglia e il danno che si può produrre su di loro può essere di notevole entità.

Un meccanismo dannoso

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“Quando il matrimonio entra in crisi alcuni genitori non riescono a scomporre il loro malessere nella sfera personale e di coppia distinguendolo dalla sfera genitoriale“,

spiega la dottoressa Lucia Portella, psicoterapeuta della coppia e della famiglia a Milano.

“Quando la coppia nel corso della crisi regredisce a comportamenti infantili e poco responsabili, ogni partner mira a raggiungere gli obiettivi funzionali a se stesso, come quello di attirare verso di sé l’amore dei bambini (come fa il marito della nostra lettrice Aurora) e il benessere di questi ultimi verrà subordinato alle esigenze degli adulti, che in questo modo non si dimostreranno davvero meritevoli di questo status. Anche le regole in vigore prima della separazione, allora, subiscono lo stesso destino, non sono più funzionali ai figli ma alle esigenze infantili dei genitori”.

Comportamenti da seguire

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Come gestire la separazione? L’ideale, per il bene dei figli, sarebbe che i genitori, seppur separati, dettassero regole condivise per non ingenerare confusione in bambini e ragazzi che hanno già dovuto accettare la separazione. Ma è normale che in casa di un genitore prevalgano regole che in quella dell’altro non sono rispettate.

A dettare le regole “generali” dovrebbe essere solo il genitore affidatario (nella maggior parte dei casi la mamma, anche in caso di affido congiunto) perché i figli vivono la quotidianità con lei. Ecco che cosa dovrebbe fare chi ha con sé in casa i figli.

  • Evitare di controllare cosa fanno quando sono con l’altro genitore.
  • Accettare che in casa dell’altro possano vigere altre regole, spesso più permissive (come per esempio poter mangiare stando sul divano davanti alla tv), senza sentirsi minacciati nella propria autorità (“Non sta bene”…).
  • Abituare i figli all’alternativa servirà proprio a loro, invece, per compiere da adulti le proprie scelte con maggiore serenità.
  • Ricordare sempre che ci si separa dall’ex coniuge, mai dai figli.
  • Concordare una linea di condotta comune non contrapponendosi all’altro

Principi a cui attenersi

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  • Coerenza: Un genitore resta autorevole se è coerente e sa dare risposte adeguate. Perde autorevolezza quando promette ma non mantiene, quando risponde in modo superficiale alle richieste dei figli.
  • Chiarezza: Una separazione avviene in seguito al mal funzionamento della sfera di coppia e i figli non c’entrano nulla. Di frequente, invece, i problemi di coppia invadono la sfera dei figli, quella dei parenti e pure quella degli amici, quando non anche quella professionale.
  • No alla guerra: Il malessere di coppia va gestito e tenuto sotto controllo perché altrimenti coinvolge e mette in crisi i figli. Se una coppia entra in una virulenta battaglia può travolgere e mettere in sofferenza i figli e intere loro fasi evolutive saranno affaticate dal peso dell’aggressività e dal risentimento.
  • Chiedere aiuto: Se si riconosce di avere grosse difficoltà a gestire la crisi di coppia bisogna farsi aiutare, rivolgendosi a un consultorio familiare o a uno psicoterapeuta specializzato. Che daranno una mano a trovare regole condivise.
  • Come gestire la separazione: Una separazione in presenza di figli va gestita fin dalla fase di crisi, quando la coppia comincia a prendere in considerazione l’ipotesi di una divisione.