Figli grandi: come affrontare il distacco
Con la consulenza della dottoressa Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta e direttore della rivista “Psicologia Contemporanea”, vediamo come poter affrontare al meglio il distacco dai figli più grandi!
Non esiste in natura legame più forte di quello di una mamma con il proprio figlio: dalla nascita, a prescindere dal loro sesso, tra loro si sviluppa una relazione affettiva tanto straordinaria quanto unica e viscerale.
Il passare degli anni, lo studio, le amicizie, il lavoro e l’insieme delle esperienze personali fuori dalle mura domestiche, suggeriscono ai figli il desiderio di crescere ed emanciparsi dalla figura dei genitori, specie da quella della mamma.
“Sono grande!”: non è solo una banale rivendicazione del bambino, bensì coincide, sul piano psicologico, con la presa di coscienza di “esistere” anche fuori del rapporto madre-figlio.
Ed è così che arriva il momento sviluppare le proprie capacità indipendentemente dal rapporto genitoriale.
Mamme in preda allo sconforto quando i figli vanno via da casa? Accade molto spesso, ma l’importante è rendersi conto che si tratta di una normale tappa della vita. È ora quindi di recidere il cordone, ricostruendo una quotidianità diversa: più attenta alle loro esigenze e vicina ai desideri più intimi.
Tagliate il cordone, da subito!
Sapevate che durante l’allattamento avviene una vera e propria simbiosi tra il corpo della madre e quello del figlio? Il bambino, infatti, percepisce il seno materno come un prolungamento del proprio corpo; dal secondo anno di vita, invece, subentrano altre figure (papà, zii etc.) che consentono il suo distacco dalla mamma e favoriscono un percorso di autonomia.
Il bambino è sempre affezionato ma diventa, man mano, meno dipendente e riesce a tollerare meglio la sua assenza: il piccolo che viene lasciato al nido e non piange perché manca la mamma non è meno affezionato di un altro che si dispera, bensì è sicuro dei suoi affetti e si avvia alla vita. È importante, quindi, stimolare il suo senso d’indipendenza sin dai primi passi, e accompagnarlo in un processo graduale fino alla totale autonomia in età adulta.