Figli: come aiutarli a gestire le emozioni
Scopriamo insieme i consigli delle Dott.ssa Laura Petrucci (Psicopedagogista, esperta in disturbi e problematiche giovanili e Specialista in Strategie educative alternative) per riuscire ad aiutare i propri figli, alle prese con le loro prime cotte.
Quasi tutti i genitori spesso non riescono a capire le cause di certi atteggiamenti dei propri figli e tendono a incolpare la società e gli amici per ogni problema di relazione che insorge tra loro e i ragazzi, in particolare in questi anni, in cui i modelli culturali a cui fa riferimento la famiglia sono in continua evoluzione.
Se in età infantile è importante che la famiglia instauri un legame affettivo con il proprio figlio basato sulla coerenza nello stile di vita, su un insieme di valori, sull’unicità del modello educativo fra i due genitori e sul dialogo, nel periodo adolescenziale lo è ancora di più.
La qualità dei rapporti d’amore in adolescenza (e poi in età adulta) è infatti fortemente influenzata dall’aver sperimentato relazioni affettive positive durante i periodi di vita precedenti (prima infanzia, infanzia e fanciullezza).
Nell’adolescente sono forti il bisogno di identificarsi in qualcuno al di fuori dalla famiglia e il desiderio di ritrovare un modello che possa sostituire quelle figure genitoriali un tempo onnipotenti e onniscienti e adesso, invece, così deludenti nei loro limiti umani.
In effetti, ciò che spinge i giovani a cercare un partner sembra essere l’esigenza di soddisfare alcuni bisogni affettivi “di appoggio”. Il/la fidanzato/a è visto, perciò, come un sostegno nel processo di separazione dalla famiglia, una persona di fiducia a cui poter confidare i più intimi pensieri, perché identifica la figura del genitore “perfetto”.
Quindi, nella scelta del compagno di vita, c’è un bisogno di identificazione con il genitore del sesso opposto e con la forma educativa da lui messa in atto nel percorso di crescita. Il modo di relazionarsi e di vivere gli affetti visto nei genitori è un vero punto di riferimento per i figli.
Figli: come aiutarli a gestire le emozioni
Durante la fase adolescenziale, quando s’incontra un ragazzo/a che ci colpisce, la reazione è come l’airbag dell’auto, cioè esplodono di colpo sentimenti ed emozioni ingestibili, perché non percepiti dall’io cosciente.
Bisogna ricordare inoltre che l’innamoramento è una fase piena di emozioni, che non si possono controllare o per cui si può stabilire il percorso.
I genitori possono quindi aiutare a subire le delusioni, a non far tragedie se un rapporto è finito o non va. Ma attenzione! Mai sminuire le sue emozioni dicendo: “Non ti preoccupare passerà… ne troverai un altro”. Dimostriamo invece attenzione e interesse: “Ti ascolto… Accetta le delusioni e imparerai a reagire”.