Depressione nei bambini: sintomi e prevenzione
Alcuni segnali lanciati dal nostro bambino potrebbero farci capire che nasconde una lieve depressione. Vediamo come coglierli e come riuscire ad intervenire al meglio.
Non vuole giocare, non fa capricci, sta fermo nel suo banco, mangia le merendine da solo e, a volte, piange silenziosamente. Non sono che alcuni sintomi di una malinconia che, in età adolescenziale e adulta, potrebbe evolvere in depressione.
Il fenomeno in ascesa fra i bambini, tanto che secondo il Journal of Psychiatry il disturbo coinvolgerebbe un bimbo su dieci. Sta ai genitori cogliere i segnali-spia del fenomeno ed eventualmente ricorrere a un aiuto qualificato.
Come riconoscere il problema
Nei primi anni di vita, a metterti in guardia sono i disturbi del sonno e dell’alimentazione. Lo svezzamento è un momento difficile per tutti i piccoli, ma se il rifiuto del cibo perdura nel tempo, devi stare attenta perché tuo figlio potrebbe avere squilibri dell’umore. Anche il sonno è un indicatore per misurare la tranquillità di un bambino. Difficoltà ad addormentarsi, risvegli ripetuti accompagnati da pianto inconsolabile, tendenza a dormire di giorno e non di notte possono essere indici di ansia. Sia l’irrequietezza sia l’eccessiva calma sono cifre depressive.
Da valutare anche il rapporto con la scuola: un bambino che vuole rimanere a casa potrebbe vivere una situazione problematica: dal bullismo dei compagni alla difficoltà di relazione con una maestra. Nella maggior parte dei casi la situazione si risolve da sola. Ma non sempre.