Bambini: tutte le fasi importanti
Con la consulenza del dott. Giandomenico Bagatin, psicoterapeuta abbiamo analizzato il tema della fantasia nei bambini e quali sono le esperienze che non possono mai mancare nel loro processo di sviluppo e contatto con il mondo.
Spesso noi adulti pensiamo all’avventura come viaggio nel deserto, escursioni ai Poli, trekking sui canyon. Ma per i bambini non è così “semplice”. Avventura significa soprattutto viaggiare con la fantasia, mettere alla prova le proprie abilità, far vibrare i sensi. «Le scoperte dirette, immediate, attive, in casa e fuori come cercare le tracce dei passi di mamma in un bosco, seminare e veder crescere una piantina, costruire una piccola città di sabbia sono passaggi fondamentali nella formazione della personalità», spiega Giandomenico Bagatin. Si tratta infatti di esperienze in cui i bimbi mettono in gioco tutti i loro sensi: vista, udito, tatto, olfatto e anche gusto. Odorare, sentire, toccare, prendere rappresentano le prime vere e fondamentali scoperte.
Spesso costringere i bambini nella prima infanzia (ma in parte anche nella seconda) a viaggi lunghi in aereo, escursioni faticose, visite a musei a ritmi forzati, non soddisfa il loro bisogno profondo di “vedere” e soprattutto di interferire con le storie, trasformandole a loro piacimento. Quindi, le migliori avventure e scoperte, oggi, sono proprio quei giochi fatti di niente che consentono alla fantasia dei bambini di esprimersi al massimo.
Bambini: le fasi da non saltare
In pole position il bagno, anche semplicemente nella vasca di casa: l’acqua è l’ambiente ideale in cui il piccolo può sperimentare la sua ricerca di indipendenza e la propria libertà di movimento.
Nella vasca si possono riprodurre i ritmi e le melodie delle canzoni o i suoni della natura. Fondamentale il contatto con un animale. Particolarmente adatti sono i cani e i gatti con cui il piccolo può giocare e socializzare. L’animale non giudica e non ci richiede di essere giudicati: questa rilassatezza è una buona palestra per imparare a stare con gli altri. Fra le altre “avventure” che profumano di magico ricordiamo la preparazione di pizza e biscotti: il piccolo sta imparando a gestire le posate, ma il contatto diretto con il cibo, mettendo le “mani in pasta”, attiva tutti i sensi e predispone alla manualità.