Alimentazione in gravidanza: come evitare problemi al feto
Un recente studio inglese pubblicato sulla rivista Diabetes si è basato sull’analisi dello stato di salute di 300 bambini e sulla valutazione dello stile alimentare seguito dalle madri durante i 9 mesi di gestazione.
Si è osservato come la dieta delle gestanti favorisca l’insorgenza di cambiamenti genetici del nascituro che predispongono a una condizione di obesità. In particolare, le donne in stato di gravidanza che seguivano un’alimentazione particolarmente ricca in carboidrati, favorivano maggiormente le mutazioni genetiche che avrebbero ostacolato il mantenimento del giusto peso nel bambino.
È accertato come lo stretto legame metabolico tra la madre e il bambino inizi già nel grembo. Nel 1° e nel 2° trimestre di gestazione si formano nell’ipotalamo i centri che regolano la sazietà e la fame; mentre nel 3° trimestre aumenta invece il numero degli adipociti. Queste fasi di sviluppo del feto, ovviamente, risulteranno influenzate sia dallo stato nutrizionale che endocrinometabolico della madre. Una corretta alimentazione durante la gravidanza rappresenterà una valida arma per la prevenzione di patologie del bambino.
Un altro studio condotto presso la Rockefeller University, ha dimostrato come un’eccessiva introduzione di grassi, in particolare trigliceridi, durante i 9 mesi, alteri lo sviluppo dei neuroni del nascituro. I ricercatori hanno sottoposto due gruppi di topi in stato di gravidanza ad un tipo di alimentazione diversa: un gruppo veniva sottoposto a una dieta ricca in grassi, mentre, l’altro gruppo ad una dieta equilibrata. I topolini nati dal primo gruppo mangiavano molto, tendevano ad ingrassare e già alla nascita avevano alti livelli di trigliceridi nel sangue; mentre, i nati dal secondo gruppo erano decisamente più sani.
È importante che la donna in gravidanza mantenga una dieta sana ed equilibrata e che il suo aumento di peso sia costante durante i 9 mesi. Oggi possiamo affermare come lo stato di salute di un individuo adulto rifletta le condizioni alle quali è stato sottoposto quando ancora era nel grembo materno. Altre ricerche hanno accertato come un basso peso alla nascita sia correlato ad un maggiore rischio di malattie cardiocircolatorie e insulinoresistenza in età adulta.
Pertanto, durante la gravidanza, ogni futura mamma deve nutrirsi in modo tale da mantenere se stessa in buona salute e consentire, contemporaneamente, ai tessuti fetali di formarsi e svilupparsi. Un’alimentazione corretta ed equilibrata rappresenta uno dei presupposti fondamentali per la normale evoluzione della gravidanza e il normale accrescimento del feto: quantità e qualità del cibo e delle bevande vanno scrupolosamente controllate.
L’alimentazione corretta in gravidanza
L’alimentazione nei nove mesi non è molto differente da quella che dovrebbe essere seguita in ogni altro periodo della vita, la differenza principale è che l’apporto calorico deve essere più alto rispetto alle altre fasi della vita e che alcuni nutrienti, tra i quali ferro, calcio e acido folico devono essere sempre presenti. Questo non vuol dire che la donna gravida deve “mangiare per due“, anzi, il peso corporeo deve essere costantemente controllato e non deve superare certi limiti.
Attualmente, l’Unione Europea ha elaborato due progetti, l’EDEN e l’EARNEST, il cui obiettivo è quello di analizzare come l’alimentazione durante le diverse fasi della gravidanza possa influenzare la salute del bambino. In particolare, uno studio nell’ambito del progetto EDEN si è occupato di valutare l’eventuale relazione tra i grassi assunti dalla madre prima, durante la gravidanza e lo sviluppo del feto.
Tra i risultati è stato osservato come l’assunzione regolare di acidi grassi omega-3, prima di intraprendere la gravidanza, favorisca la crescita del feto. Inoltre, l’assunzione di acidi grassi omega-3 e omega-6 , in particolare nell’ultimo trimestre di gravidanza, favorisce lo sviluppo cerebrale e la formazione dell’occhio del nascituro.
Feto a rischio con una alimentazione errata
Un’altra ricerca nell’ambito del progetto EARNEST, ha ulteriormente confermato l’azione benefica degli omega-3 durante la gravidanza, affermando come questi possano svolgere un’azione di difesa nei confronti delle malattie croniche, come nel caso dell’asma, grazie alla loro azione sul sistema immunitario.
Inoltre, esistono alcuni periodi della gravidanza particolarmente delicati durante i quali anche un’alimentazione non corretta, sia in eccesso che in difetto, può provocare effetti negati sullo sviluppo del feto. Ricercatori hanno infatti dimostrato che se durante le prime 16 settimane il feto è stato sottoposto a carenze nutrizionali, svilupperà da adulto una maggiore predisposizione alla ricerca di cibi grassi; inoltre, questi soggetti sono tendenzialmente più sedentari.
È necessario, comunque, che altre ricerche vengano compiute per poter capire meglio quali siano i meccanismi che regolano e influenzano la salute e lo sviluppo del feto in base all’alimentazione materna, in ogni caso, una corretta alimentazione e il mantenimento di un giusto peso durante la gravidanza, sono i comportamenti fondamentali che favoriscono sia il corretto sviluppo del feto sia il buono stato di salute del futuro bambino.