Mamma e bambini

Si sa che la mamma e il bambino, anche prima della nascita, sviluppano un rapporto di simbiosi e di comprensione reciproca difficile da spiegare a chi non lo vive in prima persona. La relazione che si instaura sarà fondamentale anche per la formazione del carattere del bambino.

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Il legame tra mamma e bambino è speciale e particolare: studi scientifici e psicologici rivelano che la relazione tra i due si sviluppa in modo del tutto peculiare fin da prima della nascita, quando la madre porta in grembo il nascituro. Questo rapporto, così importante, trova un’ulteriore rafforzamento nel momento in cui il bambino nasce e cresce, sotto le cure dei genitori, e in particolare della mamma, soprattutto nel primo anno di vita.

Le modalità con cui viene gestita questa relazione incidono molto sulla formazione del carattere del bambino, sul suo modo di vivere e trasmettere emozioni, che siano positive o negative, e, infine, influenza anche aspetti dello sviluppo cognitivo. Risulta quindi importante fare attenzione a instaurare una rapporto che sia quanto più sano e attento alle esigenze del bambino, in modo da accompagnarlo al meglio nell’esplorazione del mondo che lo circonda.

L’importanza delle emozioni

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Se con il termine “bonding” viene indicato, dagli psicologi, quel particolare legame che viene a formarsi tra madre e figlio subito dopo il parto, dovuto agli ormoni, alla vicinanza fisica e all’allattamento, c’è un’altra parola a cui bisogna prestare attenzione. Si parla spesso infatti di relazione di “attaccamento”, a sottolineare l’importanza della vicinanza tra madre e figlio: non solo fisica, e quindi sviluppabile attraverso carezze e abbracci, ma anche e soprattutto emotiva.

Importante è capire quali sono le emozioni del bambino, che cosa prova in un determinato momento, in modo da poter comprendere al meglio le sue esigenze ma soprattutto in modo da poter creare un’empatia con lui, sintonizzandosi sulle sue stesse frequenze. Ciò, indubbiamente, valorizza la relazione, rendendola più forte; in questo modo anche il bambino ne trae giovamento, sentendosi più sicuro, compreso e protetto.

Inoltre, al contrario di quanto si credeva fino a qualche tempo fa, il bambino non rappresenta una “tabula rasa”, che risponde o riflette in automatico gli input che provengono dall’esterno, ma ha esso stesso un comportamento proattivo: cerca di instaurare una relazione in modo autonomo e ha bisogno di uno scambio continuo con le persone che gli stanno intorno, in primis mamma e papà.

Come sviluppare una relazione positiva

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Non va dimenticato che un ruolo importante nella serenità e completa stabilità del bambino è giocato anche dal papà, troppo spesso non considerato nella relazione a due tra mamma e figlio. Il rapporto va coltivato con entrambi i genitori, dando importanza alla connessione empatica con il figlio, comprendendo i suoi bisogni senza dimenticare le regole.

Il tempo passato insieme, poi, è sempre prezioso: dedicarsi a un gioco che coinvolga tutti, raccontarsi la giornata, quando il bambino comincia ad andare a scuola, ritagliarsi degli spazi solo per la famiglia è necessario per mantenere solido e sano il legame.

Sempre utile è ricordare che il ruolo di genitori non è semplice e che a volte si può sbagliare, ma si può anche imparare dai propri errori.